Yamaha, svilupperà un V8 a idrogeno con Toyota

Yamaha, svilupperà un V8 a idrogeno con Toyota

Il comparto motoristico della Casa di Iwata è stata incaricato di realizzare un propulsore da 5 litri che possa dare un'alternativa ai tradizionali carburanti

Redazione - @InMoto_it

17.02.2022 ( Aggiornata il 17.02.2022 11:40 )

Un motore V8 da 5 litri alimentato interamente a idrogeno per il settore automobilistico: è quello che Yamaha ha chiesto al suo comparto motoristico. Un segno tangibile della volontà ormai concreta che hanno le grandi Case giapponesi nel voler dare una nuova alternativa ai motori a combustione interna. Una vera e propria alleanza, che coinvolge cinque nomi: Kawasaki, Subaru, Toyota, Mazda e appunto Yamaha. L'obiettivo è uno: raggiungere la carbon neutrality entro il 2050.

Il motore V8 a idrogeno sviluppato da Yamaha è la base di partenza del progetto. Tale propulsore si basa sul motore da 5 litri della coupé sportiva Lexus RC F, con modifiche agli iniettori, alle testate cilindri, al collettore di aspirazione e non solo, e sviluppa una potenza fino a 450 cv a 6.800 giri/min, a fronte di una coppia massima di 540 Nm a 3.600 giri/min. "I propulsori a idrogeno hanno tutte le potenzialità per essere carbon neutral, e onorano al contempo la nostra passione per il motore a combustione interna - ha dichiarato il presidente e CEO di Yamaha Yoshihiro Hidaka -. Collaborare con aziende con culture e competenze diverse e incrementare il numero dei nostri partner è il modo in cui intendiamo essere presenti nel mondo di domani".

Vantaggi: "simpatia" e prestazioni

Circa cinque anni fa Yamaha ha iniziato a sviluppare un motore a idrogeno per le automobili. Takeshi Yamada, del reparto sviluppo automotive del Technical Research & Development Center, fa parte del team che si è occupato dello sviluppo di tale propulsore, iniziando a vedere tutte le sue potenzialità man mano che il progetto progrediva. "Ho iniziato a notare che i motori alimentati esclusivamente a idrogeno sono molto divertenti e facili - afferma -. Per la loro natura, i motori a idrogeno ispirano simpatia e sono facili da utilizzare, anche senza ricorso ai sistemi elettronici di assistenza alla guida. Tutti coloro che facevano il test drive con il prototipo erano piuttosto perplessi alla partenza, ma alla fine scendevano dall'auto con un grande sorriso stampato sulla faccia. Guardando le reazioni, ho iniziato a credere che nei motori a idrogeno si nascondessero effettivamente enormi potenzialità. Non erano semplicemente un rimpiazzo alla benzina". Senza dimenticare ovviamente le prestazioni. Un esempio in tal senso ci viene dato dal sound di scarico ad alta frequenza prodotta dal collettore 8 in 1 del V8. "Si tratta di una sfida in cui noi ingegneri possiamo calarci completamente - continua Yamada -. Personalmente non sono solo alla ricerca di prestazioni mozzafiato, ma sto anche cercando di far emergere un nuovo lato affascinante del motore a combustione interna che il mondo ancora non conosce".

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