Aprilia Tuono V4 R APRC - Triumph Speed Triple R ABS

Aprilia Tuono V4 R APRC - Triumph Speed Triple R ABS
Due nude di alto livello, di origini e tendenze opposte: l’inglese è elegante, affascinante e fantastica da guidare su strada, l’italiana è cattivissima, grintosa e imbattibile in pista

Redazione - @InMoto_it

01.11.2012 ( Aggiornata il 01.11.2012 15:06 )

Da Fermo

Aprilia Tuono V4 R APRC

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Vera essenza di sportività, la Tuono V4 già nell’aspetto non lascia dubbi riguardo alle sue prestazioni e con quel cupolino basso e largo pare una via di mezzo tra un felino e un insetto. È la più snella e leggera delle due con quasi 11 kg in meno dell’avversaria. Anche le misure della sella sono piuttosto ridotte e questo lascia poche speranze di buona abitabilità al passeggero, anche se chi acquista la Tuono difficilmente vorrà viaggiare in compagnia. I componenti di alto livello e la realizzazione curata dei particolari la rendono molto appetibile agli amanti della tecnica, anche se l’aspetto globale, un po’ particolare, può non piacere a tutti. La derivazione dalla Superbike di Biaggi è stretta, anche se qualche quota ciclistica è stata effettivamente rivista, così come il carattere del propulsore V4 a 65°, ammansito tramite l’adozione di differenti fasatura della distribuzione, mappatura della centralina, oltre a una maggior massa volanica. Al telaio doppio trave in alluminio sono vincolate una forcella Sachs di 43 mm Ø ultraregolabile e un bellissimo forcellone in alluminio spazzolato, su cui lavora un mono Sachs.
Il reparto elettronico della versione APRC utilizza una piattaforma inerziale e mette a disposizione tre mappature della centralina, un raffinato traction control regolabile su 8 livelli, il comodo antiwheelie regolabile su 3 livelli e il launch control. Questi, lavorando in sinergia col ride by wire, garantiscono interventi molto dolci ed efficaci. Tutto il sistema è progettato per adattarsi a ogni coppia di pneumatici. L’ABS non è disponibile.

Triumph Speed Triple R ABS

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La Speed continua a mantenere quell’aria da teppista che la contraddistingue da sempre e che a nostro avviso risulta una perfetta mescolanza tra aggressività ed eleganza. Rispetto all’Aprilia i toni sono decisamente più pacati, ma nella sostanza la moto inglese mantiene comunque un carattere piuttosto aggressivo, che alla fine la rende competitiva, ma al tempo stesso fruibile in ogni situazione. Il doppio fanale, ora non più rotondo, ma a mandorla, è sovrastato dalla piccola unghia aerodinamica che protegge la strumentazione e il tutto caratterizza in maniera inconfondibile la parte frontale della Speed. La versione R è facilmente riconoscibile dal colore rosso fuoco che appare sul telaietto posteriore e su qualche altro piccolo particolare.
Il fiore all’occhiello della versione R sono le sospensioni marchiate Ohlins, che vedono una forcella USD NIX30 ultraregolabile di 43 mm Ø e il mono con sistema TTX, anch’esso ultraregolabile. Anche i cerchi in alluminio forgiato risultano alleggeriti rispetto agli originali, mentre i freni comprendono due più performanti pinze monoblocco Brembo. Nulla invece cambia sul propulsore tricilindrico, principale segno distintivo della Speed e vero mattatore in termini di coppia e prontezza di risposta nella guida stradale. Una grande differenza con l’avversaria italiana è data dall’elettronica, che, ABS a parte, qui non permette alcun controllo sull’erogazione del propulsore. Molto utile si è invece rivelato il controllo di pressione dei pneumatici, installabile come accessorio

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