Dall’Asia centrale all’Italia, il viaggio in moto del Cicca e la Sere #4

Dall’Asia centrale all’Italia, il viaggio in moto del Cicca e la Sere #4

Un raid affascinante e avventuroso, un lento "ritorno" in moto attraverso le 1.000 suggestioni dell’Asia centrale. La quarta tappa attraverso il Kazakhstan, passando per Samarcanda fino al lago d’Aral

FRANCESCO CICCARELLO (PUBBLICAZIONE A CURA DI DIEGO D'ANDREA)

12.09.2018 11:53

DELL’USCITA DALL’UZBEKISTAN ricorderemo soprattutto l’estenuante controllo alla dogana dove una simpatica poliziotta ci fa aprire tutti i bagagli sotto il sole cocente in cerca di chissà cosa. Non contenta, ride delle nostre felpe invernali, delle nostre pentole e di tutto quello che ci portiamo dietro. Chiede di ogni cosa e si percepisce che lo fa per farci perdere la pazienza. Siamo più forti di lei e conserviamo le energie per affrontare i 650 km di strada della nostra prima tappa Kazaka.

UNICA NOTA POSITIVA è che anche stavolta non dobbiamo pagare nessuna mazzetta e iniziamo a pensare, o a sperare, che le storie di corruzione alle frontiere lette in tanti racconti appartengano al passato. Entriamo nel quarto stato del nostro viaggio, percorrendo una perfetta strada asfaltata, facente parte del nuovo corridoio Russia-Cina. Ai suoi lati i primi cammelli, sì, quelli con due gobbe, e mandrie di cavalli liberi al galoppo nella steppa. Attraversiamo le decine di canali di irrigazione che deviano il Syr Darya e hanno contribuito a prosciugare il Lago d'Aral, uno dei più grandi disastri ambientali dei nostri tempi. Arriviamo in serata a Quyzylorda, e ad attenderci nel parcheggio dell'hotel c'è un bel KTM 990 adventure.

DOPO LE DECINE DI BIKER AVVISTATI IN PAMIR, da circa una settimana siamo tra i pochi a percorrere queste strade in moto, per la gioia degli automobilisti, che più volte ci fotografano dalle loro macchine. Un minuto e arriva Dave, arzillo pensionato canadese, che con la moto di un suo amico, si sta confezionando un viaggio senza limiti di tempo tra Asia, Europa e il coast to coast degli USA. Ci ritroviamo con lui dopo una bella doccia, a cena davanti a una birra ghiacciata, che rinfresca e aiuta la conversazione. Bastano poche parole e tutto è deciso: le nostre strade proseguiranno unite per attraversare la pianura desertica del Kazakhstan.

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento