Dall’Asia centrale all’Italia, il viaggio del Cicca e la Sere #1

Dall’Asia centrale all’Italia, il viaggio del Cicca e la Sere #1

Un viaggio affascinante e avventuroso, un lento "ritorno" in moto attraverso le 1000 suggestioni dell’Asia centrale. La prima tappa, dai preparativi al Kirghizistan

Francesco Ciccarello (pubblicazione a cura di Diego D'Andrea)

04.09.2018 10:54

DORMIAMO PER LA PRIMA VOLTA IN YURTA, non prima di aver consumato una cena regale a base di stufato di carne di cavallo, uno dei piatti tipici della cucina Kirghisa. Proviamo a parlare con chi ci ospita grazie alle parole in russo di Serena e iniziamo a capire quanto queste persone siano legate al loro territorio e di come questa zona, che d’estate offre da vivere grazie anche al turismo, sia abitata pure durante l’inverno. Per casa, vecchi vagoni del treno e un piccolo furgone ormai utilizzato come cucina. Al mattino la bellezza del caravanserraglio è incredibile, sgombro da Jeep che portano i turisti e circondato da monti su cui passeggiano mucche e cavalli in stato di semilibertà.

TORNIAMO SULLA STRADA PRINCIPALE, convinti di poter avviarci finalmente verso il lago Song-Kol, quando avvertiamo strani rumori dalla ruota posteriore; smontati i bagagli, scopriamo di aver rotto un cuscinetto. Se in un primo momento siamo colti quasi da disperazione, ripensiamo alle storie di tutti i motociclisti aiutati dagli abitanti di queste zone. E infatti, non passano cinque minuti che buona parte degli abitanti del piccolo villaggio nel quale ci siamo fermati ci attornia e, tra chi conferma la rottura, e chi ci vuole solo offrire del cay, spunta un signore che ci apre le porte del suo giardino. Grazie agli attrezzi, che per la prima volta ci siamo portati dietro, smontiamo la ruota. Poi saliamo in macchina e, circa un’ora e tre autoricambi dopo, troviamo il cuscinetto nuovo. Costo? Meno di due euro.

RIMANE DA RIMUOVERE IL VECCHIO CUSCINETTO, ormai “incollato” nella sua sede: fabbri, meccanici e aggiusta-tutto ci mettono del loro e il lavoro è completato. Si torna a casa, si rimonta e si mangia. Pane, marmellata, cay a volontà e abbracci, per quello che diventerà un giorno da ricordare. A Serena viene anche offerto il famoso latte di giumenta fermentato che - vi può garantire - è la cosa più schifosa che abbia mai assaggiato. Cerca di fare buon viso a cattivo gioco, ma il padrone di casa e sua moglie hanno capito che non ha gradito e ridono a crepapelle di fronte alla sua faccia disgustata. Nel frattempo, si è fatto tardi e torniamo a Naryn; il lago Song Kul dovrà attendere

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