Da Roma a Siena in moto: ultimo giro enogastronomico del 2017

Da Roma a Siena in moto: ultimo giro enogastronomico del 2017

Prima del “letargo” invernale, un’ultima puntata nelle terre dell’uva e delle olive, in tempi di vendemmia e raccolta

Federico Porrozzi

13.10.2017 11:20

QUERCECCHIO, BRUNELLO MAGICO - Salutato il paese della “ciccia”, prendiamo la SR2 iniziando la lenta discesa verso Roma. Lenta, appunto. Perché per la notte, dopo 370 km di viaggio, ci fermiamo a dormire in un posto magico. Sotto Montalcino, in località Quercecchio, c’è l’omonima azienda agricola di 230 ettari che, oltre a olio e vari prodotti, produce soprattutto i vini Brunello e Rosso. E’ di proprietà della famiglia Salvioni ma la gestisce Matteo Benvenuti: il quale ci racconta entusiasta la storia del luogo, portandoci in visita nella splendida Antica Grancia (ex-convento con suggestiva corte interna e una piscina con vista sui vigneti): all’interno, sono situate le camere per gli ospiti dell’agriturismo e, sul retro, le cantine con le botti, i silos e gli impianti di lavorazione. Dove non può mancare “l’obbligatoria”, indimenticabile degustazione…

OFF-ROAD E CALDARROSTE - La domenica mattina, ci rimettiamo in viaggio per gli ultimi 230 km che ci riporteranno a casa. Non prima, però, di aver portato le nostre due Honda tra sentieri e stradine sterrate per ammirare le distese di vigneti a Sangiovese delle colline sotto Montalcino (splendido, tra gli altri, il castello Banfi). Usciti dallo sterrato, abbiamo preso la SP5 in direzione sud, verso il versante ovest del Monte Amiata. Da lì, abbiamo iniziato a salire con la SS323 verso Castel del Piano. Tra i boschi di castagni e lecci dell’ex-vulcano toscano (famoso per i suoi impianti geotermici e sciistici e per le caldarroste, di “stagione” in questo periodo), a stupire è il comportamento della “piccola” CB500X: la crossover d’acceso si comporta bene tra le strette, lente e tortuose stradine amiatine: a differenza dell’Africa Twin, qui si riesce a sfruttare al meglio la potenza del motore. Dimensioni e peso contenuti la rendono agile sulla striscia d’asfalto nei boschi e le frenate più brusche (magari davanti a rami o pietre), con ABS di serie, sono rapide e sicure.

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