PROVA Kawasaki Eliminator 500: i voti del #Sottoesame

PROVA Kawasaki Eliminator 500: i voti del #Sottoesame

Una nuova concorrente nel sempre più nutrito segmento delle piccole cruiser. Avrà le capacità per sfidare le best seller? Secondo noi si, e se leggete la prova capirete perchè

30.01.2024 ( Aggiornata il 30.01.2024 14:25 )

Il segmento delle cruiser di piccola cilindrata sta vivendo la sua seconda giovinezza. Dopo i fasti a cavallo degli anni '80 e '90, c'è di nuovo interesse per il mondo delle moto economiche a sella bassa e nell'interpretazione del nuovo millennio, tutte le principali concorrenti di mercato hanno in comune la potenza massima di 48 CV e la possibilità di essere condotte con patente A2. Kawasaki, che di piccole cruiser ne ha sempre avuto, è tornata a giocare un ruolo importante con la nuova Eliminator 500, figlia della mitica power cruiser Eliminator 900 degli anni '80 (che era quattro cilindri in linea) ma più vicina alla EN 500 Vulcan degli anni '90, con cui condivide architettura bicilindrica e cilindrata media. Nel complesso, la nuova Eliminator è qualcosa di nuovo e diverso dal passato, molto più in linea con la concorrenza di mercato attuale rispetto alle radici del nome che porta. L'abbiamo provata ne sud della Spagna e abbiamo, come sempre, messo in fila le idee per poter darle i voti nel classico format del #sottoesame.

Kawasaki Eliminator 500: DESIGN

Nel segmento delle nuove cruiser per patente A2 esistono due filoni stilistici: il look dark e un po' ruvido in stile Mad Max e quello con linee classiche e cromature. Kawa ha scelto il primo stile, andando a sfidare a muso duro la Honda CMX 500 Rebel che fra le giapponesi è il punto di riferimento di categoria. A differenza della moto dell'ala dorata, la linea della Eliminator è più lunga e bassa, con un serbatoio schiacciato e pochissima carrozzeria a vista. Il protagonista che cattura lo sguardo è il telaio in traliccio di tubi che abbraccia il motore da sopra e arriva fino alla ruota posteriore dando un look meccanico e ruvido, molto analogico. Faro rotondo (a led) e posteriore pulito esaltano la semplicità delle linee e rimarcano un carattere muscoloso costruito attorno agli elementi meccanici e strutturali. Nessun estremismo, qui, solo linee aggressive e non troppo osate che creano un equilibrio molto piacevole alla vista, e molto più d'impatto dal vivo rispetto alle foto che non rendono chiare le reali dimensioni del mezzo, lungo e stretto in modo armonico. Certo... quello scarico è davvero un pugno in un occhio, ma per fortuna c'è il catalogo accessori e l'aftermarket.

VOTO: 7

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Kawasaki Eliminator 500: CONTENUTI TECNICI e DOTAZIONE

La semplicità delle linee esterne si riflette nella semplicità dei contenuti tecnici e tecnologici. La Eliminator è una moto basic dal punto di vista meccanico, con un motore bicilindrico parallelo da 451 CC derivato da quello che vediamo su Z 400 e Ninja 400. La potenza massima è di 45 CV a 9.000 g/min mentre la coppia massima raggiunge i 42,6 Nm a 6.000 g/min. I regimi massimi in questo motore lasciano il tempo che trovano e scopriremo nella guida che quest'unità da il meglio di se molto più in basso, perchè i tecnici Kawa hanno lavorato per spostare il più possibile la curva di erogazione verso i primi numeri del contagiri, trascurando gli alti che in una moto di questo tipo hanno un'importanza secondaria. Il già citato telaio a traliccio di tubi in acciaio si abbina a una forcella tradizionale da 41 mm molto aperta e a un forcellone con doppio ammortizzatore dal braccio davvero lunghissimo.

Questo ha permesso di dare alla moto un'interasse da maxi, ben 1520 mm, che rendono la Eliminator una moto che sembra quasi di categoria superiore. I cerchi da 18" anteriore e 16" posteriore calzano pneumatici di sezione 130 davanti e 150 dietro, a metà strada fra una vera cruiser e una bobber. I freni fanno affidamento a un singolo disco anteriore da 310 mm e disco posteriore da 240mm, entrambi morsi da pinze a doppio pistoncino. L'ABS è ovviamente di serie. Il vero pezzo forte? Il peso: 176 kg in ordine di marcia sono un risultato da togliersi il cappello, mentre l'elettronica è semplicemente non pervenuta, si tratta di una moto semplice e pura, e va bene così, non ha nemmeno la strumentazione TFT, ma l'LCD circolare è completo e ha pure la connettività con l'app Rideology.

Voto: 7.5

Kawasaki Eliminator 500: Ergonomia e Comfort

La cosa bella delle cruiser, piccole o grosse che siano, è la seduta bassa. Nella maggior parte dei casi, questa si accompagna a pedane molto avanzate e guida rilassata, ma sulla Eliminator 500 si sta seduti con le ginocchia piegate e la posizione di guida è piuttosto dinamica, simile a quella che si può trovare sulle naked o turistiche. Kawasaki dice che la triangolazione è la stessa della Z500, ma ruotata all'indietro con il sedere un pelo più in basso e il manubrio più in alto. A conti fatti, complice una sella non morbidissima ma ben conformata, il comfort è uno dei punti forti di questa moto. Si sta seduti in modo rilassato, ovviamente i piedi raggiungono terra con facilità (la seduta è a soli 735 mm da terra) e il controllo della moto è totale, anche a bassa velocità, grazie al peso molto contenuto e all'equilibrio ciclistico azzeccato.

Avrei perferito un manubrio un pelo più largo, ma qui si sconfina nel gusto personale, perchè in questa configurazione non abbiamo avuto il minimo problema di comodità negli oltre 200 km percorsi fra monti e Costa Del Sol. Chi avrà da ridire è il passeggero, costretto a stare su uno strapuntino rettangolare decisamente angusto e con la sola maniglia di tessuto per reggersi con le mani, il minimo sindacale, ma non possiamo definirlo un difetto essendo lo standard dello stile e del segmento.

Voto: 8

Kawasaki Eliminator 500: PIACERE DI GUIDA

Prima di sedere in sella, ho girato intorno alla moto e ho provato a immaginare che sensazioni di guida avrei provato. Non sapevo cosa aspettarmi, nel concreto, perchè è raro trovare moto dall'interasse così lungo (ripetiamo, 152cm, siamo a livello di turistica di cilindrata alta o maxi cruiser) e dal peso così ridotto. Preso dalla curiosità mi sono approcciato alla guida con piglio esplorativo e in pochi chilometri mi sono reso conto che non c'è alcun limite in questo apparente ossimoro tecnico che non disturba a bassa velocità, dove risulta molto agile se guidata con disinvoltura fra auto e traffico, così come nel misto stretto con tornanti e stradine strette. Nonostante la percezione di avere una ruota anteriore distante e poco comunicativa, si riesce a inserire il muso dove si vuole usando il freno posteriore e sfruttando la comunicatività del telaio per sopperire alla confidenza con l'avantreno. È una moto che ama essere guidata facendola ruotare sul baricentro e regala sensazioni piacevoli soprattutto nell'andatura allegra a basse velocità, snocciolando le marce del cortissimo cambio per rimanere sempre nel regime ottimale di massima coppia. In merito all'erogazione c'è da dire che i valori massimi di CV e Nm non dicono la verità: la moto dà il meglio di sè nella parte iniziale del contagiri e vi consiglio di non inerpicarvi oltre i 6.000, perchè la curva crolla drasticamente e non c'è alcun motivo di arrivare fino alla soglia dei 10.000 giri.

Prima e seconda sono così ravvicinate che in un contesto di strada piana o in leggera discesa, ci si può dimenticare del primo rapporto e fare tutto dalla seconda in sù, anche le partenze da fermi. I cambi marcia poi sono secchi e precisi, la frizione è un burro, morbidissima e precisa. La sesta è una marcia che mi sono ritrovato ad usare ben più di quanto avrei potuto immaginare, perchè tiene il motore in coppia fin dai 60 all'ora, urlando a 6.000 giri a circa 120 km/h. Di giri ne ha ancora, ma dà la sensazione di soffrire urlando come un pazzo. Le sospensioni agguantano la sufficienza, non sono eccellenti ma nemmeno scarse. Sono morbidose e contribuiscono al comfort nell'uso quotidiano, con un'escursione di 130mm davanti e 90mm dietro che le rende più adatta alla città e al misto lento che ai lunghi curvoni in appoggio, dove per fortuna corre in aiuto la rigorosità di un telaio ben ingegnerizzato e che non flette troppo.

Il forcellone, lunghissimo, dà trazione e sicurezza al posteriore che ci ha convinto più dell'avantreno in quanto feeling di sicurezza e prevedibilità. Nel complesso la Eliminator 500 usa il peso ridotto per far comportare una moto lunga come una naked da città, e ci riesce alla grande. È una moto che non eccelle in adrenalina ma è ben ingegnerizzata e pensata per compiere al meglio il suo scopo, ovvero essere un'ottima moto da uso quotidiano.

Voto: 8.5

Kawasaki Eliminator 500: Rapporto qualità/prezzo

Kawasaki Eliminator 500 2024: LE FOTO DELLA PROVA

Kawasaki Eliminator 500 2024: LE FOTO DELLA PROVA

Abbiamo testato la nuova cruiser bicilindrica di Kawasaki per le belle strade dell'entroterra nel sud della Spagna. Una moto che ci ha sorpresi come dinamica di guida e come carattere del motore

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Con il prezzo di 6.490 euro per la standard e 6.890 euro per la SE (con sella dedicata, colorazione nero/grigio, telaio nero lucido, cupolino e soffietti forcella), si inserisce esattamente nel cuore del segmento, ma lo fa portando in dote il peso più ridotto della categoria 500 e una dinamica di guida sincera e facile, questo è il suo vero valore aggiunto. Avrebbero potuto curare meglio qualche dettaglio che sembra molto cheap (lo scarico da scooterone o il faro a led posteriore lungo ma con un singolo punto luce al centro) ma nel complesso gli assemblaggi e il senso di robustezza ci sono. A suo favore ci sono anche gli intervalli di manutenzione ogni 12.000 km e la garanzia di 4 anni.

Voto: 7

Kawasaki Eliminator 500: CONCLUSIONI

È bella ma non bellissima, è fatta bene nonostante qualche piccola caduta di stile e ha una guida sincera e rassicurante, con una comodità in sella forse superiore alla media e un motore messo a punto per dare il meglio di sè proprio dove serve. La Eliminator ha un nome che intimorisce ma alla guida è amichevole e piacevole e in Kawasaki hanno avuto l'intelligenza di entrare nella sfida con la Honda Rebel portando contenuti diversi e argomenti forti come il peso contenuto e la dinamica di guida ottima per questa tipologia. Il mercato deciderà, ma questa nuova moto ha tutte le carte in regola per giocarsi la partita.

Voto complessivo: 8

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