Test KTM 890 SMT, i voti del #SottoEsame

Test KTM 890 SMT, i voti del #SottoEsame#sottoesame

Facile, efficace, divertente, spassosa: la nuova KTM 890 SMT è tutto questo e anche di più. Scopriamo come il giocattolone austriaco se l’è cavata alla prova del nostro #SottoEsame

28.04.2023 10:48

Esistono diversi modi di intendere il turismo in moto. Quello classico prevede delle borse laterali, lunghe tratte autostradali, magari il passeggero, contemplazione e scoperta del panorama. Un insieme di attività piuttosto tranquille. Poi c’è il turismo inteso da KTM. Un Turismo piuttosto particolare, fatto di arroganza, guida sanguinolenta, pieghe e tutta quella roba lì. Ormai siamo abituati alle foto dei nuovi modelli KTM. Nel 2010, l’azienda di Mattighofen presentò al mondo intero una moto da “turismo”, la SMT (SuperMotoTourer): un motardone con motore e ciclistica estremamente efficaci e un paio di accessori per viaggiare. Come le borse, le ricordate? Erano quelle nere e morbide, buone giusto per la trousse del bagno e un paio di calzini. Oggi KTM ripropone quel nome, SMT, che negli anni ha saputo crearsi una foltissima schiera di appassionati, stregati dalla sua abilità nell’abbinare comfort e divertimento. Scopriamo come se l’è cavata la nuova KTM 890 SMT in questo #SottoEsame. 

KTM 890 SMT: DESIGN

No, non ce la facciamo: le KTM non sono moto “belle”, proporzionate, filanti; nemmeno la 890 SMT lo è, anzi. L’imponente parte frontale e il becco bianco che sovrastano il “ruotino” da 17 pollici la rendono un po’ troncata a metà, come se mancasse un pezzo. Devono piacervi i colori primari, mettiamola così. Sulla cura dei dettagli e delle finiture però non si può discutere: la qualità è realmente elevata, dai passaggi dei cavi fino alle plastiche del serbatoio. VOTO 6

KTM 890 SMT: CONTENUTI TECNICI

Altro argomento su cui non si può discutere sono i contenuti tecnici, di assoluto rilievo. I progettisti sono partiti dalla base della 890 Adventure R, intervenendo sulle aree di maggiore interesse per guidare esclusivamente su strada. Prima fra tutti la ciclistica. Al posto dei cerchi a raggi infatti la KTM 890 SMT monta dei cerchi in lega di 17 pollici, che calzano pneumatici prettamente stradali (120/70 e 180/55) Michelin Power GP. Sono cambiate di conseguenza anche le sospensioni: parlando con il responsabile-sviluppo della parte ciclistica, i tecnici avevano provato a montare sull’Adventure R i cerchi di 17 pollici e guidarla così, ma senza intervenire sulle sospensioni la moto risultava eccessivamente reattiva e poco adatta al turismo (già, perché va ricordato che con questa moto si può fare anche del turismo…). Dunque, ecco una forcella a steli rovesciati di 43 mm completamente regolabile, più lunga (avendo montato un cerchio più piccolo, la moto sarebbe ruotata in avanti: la forcella più lunga è servita a riportarla in asse), con molle più rigide e dalla corsa utile di 180 mm. Valore identico anche per il mono, anch’esso regolabile e specifico per questa moto. Telaio, telaietto e freni invece rimangono identici: tubi in acciaio per i primi, dischi di 320 mm e pinze radiali per i secondi. Tutto questo ha portato ovviamente nuove quote ciclistiche, tutte più chiuse ma comunque non estreme: l’interasse è di 1.502 mm. Il motore si chiama LC8c ed è pressoché invariato: bicilindrico parallelo frontemarcia, ha una cilindrata di 889 cc (l'albero motore ha un'inerzia maggiore del 20% rispetto al 790) ed esprime 105 CV a 8.000 giri ma soprattutto 100 Nm. Rispetto all’Adventure ci sono anche dei rapporti accorciati. Il motore è tenuto a bada da un’elettronica sopraffina: tre i riding mode di serie (Rain, Street e Sport), ai quali può essere abbinata la modalità (optional) Track, che permette al pilota di selezionare la risposta dell'acceleratore e il controllo di trazione rispettivamente su 3 e 10 livelli. Il Traction Control, come l’ABS Cornering (disponibile la modalità Supermoto, che lo disattiva al posteriore), sono gestiti da una piattaforma inerziale a 6 assi. Optional ci sono anche il Quickshifter bidirezionale, il cruise control e le manopole riscaldabili. Tutto si visualizza dalla bella e chiara strumentazione TFT a colori di 5 pollici. Il peso con il pieno di questa super-supermoto è di 206 kg con il pieno. VOTO 9,5

KTM 890 SMT: COMFORT ED ERGONOMIA

Nonostante le premesse minacciose, va detto che la KTM 890 SMT è piuttosto confortevole. La sella in monopezzo su due livelli infatti (altra novità) è ben imbottita e spaziosa e grazie al suo profilo ricurvo permette di sentirsi dentro la moto, senza però ritrovarsi costretti in una sola posizione. La triangolazione è improntata al massimo controllo: il manubrio è largo e soprattutto alto, le gambe sono distese e le pedane sono arretrate quanto basta. Si può guidare col busto eretto oppure acquattandosi come su una sportiva da strada: sulla SMT non ci si sente mai a disagio. VOTO 9

KTM 890 SMT: PIACERE DI GUIDA

“Racing”, “derapate”, “gare in salita”… sono queste le parole che sento di più durante la presentazione della KTM 890 SMT; di turismo, comfort per il passeggero, attenzione alle vibrazioni (che comunque, a fine prova, risulteranno estremamente contenute) e roba del genere, nemmeno l’ombra. In KTM sono così, prendere o lasciare. Basta guardarla per capire che il suo principale compito è farvi ridere come degli ubriachi dentro al casco, fin dalla prima rotonda. In effetti, con queste aspettative si potrebbe anche rimanere delusi (in piccolissima parte): alt, non abbiamo detto che non è divertente. Vogliamo dire che la SMT è meno “motardona” del previsto e si comporta invece da moto più da moto da strada. È stabile, con un avantreno estremamente preciso e incollato a terra, capace di trasmettere ogni singola informazione utile al pilota. Ma è anche relativamente lenta a prendere la corda, se paragonata a un motard da gara. Non vi aspettate quindi, come immaginavamo noi, una moto nevrotica, che curva col pensiero: c’è invece una leggera inerzia da vincere per inserirla in curva, data probabilmente dalla discreta altezza del baricentro e dalle sospensioni, che avranno pure una corsa lunga ma sono decisamente sostenute. La SMT è una moto che va guidata, ma che in cambio offre precisione, confidenza, stabilità di avantreno. Una ciclistica rigorosa, alla quale fa il paio un motore che invece è semplicemente esplosivo, non c’è altro modo di definirlo. Girare il gas più del dovuto equivale a far esplodere un petardo; la similitudine vale anche per il sonoro. Il bicilindrico spinge come un forsennato, infischiandosene della maggiore inerzia. Non gira a regimi stellari, a circa 7.500 è tutto finito, ma basta cambiare marcia e la festa ricomincia. A differenza del vecchio LC8 a V della prima SMT, questo bicilindrico prende i giri con una voracità fenomenale, chiedendo la marcia successiva come un assetato farebbe con l’acqua. Una guida tutta nervi, quasi sincopata, capace di emozionare ogni volta che si gira la chiave ma che, forse, per qualcuno potrebbe anche essere troppo. In realtà, rispetto al passato, la nuova SMT è anche capace di andare a spasso: ai bassissimi, il bicilindrico non scalcia e le sospensioni assorbono tutto sommato bene dossi e buche. Il quickshifter però non è altrettanto propenso a queste andature: finché si tirano tutte le marce è un fulmine, ma nei transitori o a regimi leggermente più umani ha qualche incertezza. La frenata? Eccellente, sempre potente e modulabile. VOTO 9

KTM 890 SMT: RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

Considerato quanto offerto, la KTM 890 SMT è un gran bell’affare: si parte da 14.700 euro, per un pacchetto che già di serie offre davvero tanto. Fuori ci sono giusto il quickshifter, il cruise control e, naturalmente, le borse laterali. VOTO 7,5

KTM 890 SMT: CONCLUSIONI

In KTM lavorano come matti per produrre dei veri e propri gioielli del divertimento. Le loro moto hanno tutte lo stesso diabolico DNA, in particolare questa SMT. Tra l’altro, rispetto alla sua erede scalda praticamente nulla e consuma ancora meno (tipiche lamentele dei proprietari della vecchia). Se siete alla ricerca di qualcosa di forte, la nuova SMT farà sicuramente al caso vostro. VOTO FINALE 8,2

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