SuperSfida: Kawasaki Z650 Vs Suzuki SV 650 Vs Yamaha MT-07

SuperSfida: Kawasaki Z650 Vs Suzuki SV 650 Vs Yamaha MT-07

Piccole ma non troppo, il confronto tra 3 naked bicilindriche che si contendono la leadership nel segmento delle medie

Francesco Gulinelli

12.01.2018 09:31

SUZUKI SV650

Nel 1999 Suzuki lancia la SV, è la sfida del sol levante alla fortunata Monster di Ducati, le armi scelte da Hamamatsu sono chiare: un gran bel motore bicilindrico a V potente e raffinato, peso contenuto grazie all’ampio utilizzo di alluminio e posizione di guida comoda anche per i più alti. Insomma una “prima moto” con tante raffinatezze e prestazioni tali da farla rivaleggiare anche con le quattro cilindri di pari cilindrata verso le quali recuperava in maneggevolezza quello che perdeva in potenza pura. Passa il tempo, ma quando un progetto è vincente non ha senso abbandonarlo, il motore è sempre quello anche se pesantemente rivisto, adesso c’è l’iniezione elettronica, la doppia accensione, scarico e raffreddamento totalmente nuovi e particolare cura nel rivestimento sia delle canne dei cilindri che del mantello dei pistoni per limitare attriti a tutto vantaggio dei consumi e dell’affidabilità. La concorrenza incalza, le dotazioni elettroniche e di sicurezza non si possono ignorare, ma il prezzo d’acquisto non può crescere, ecco allora la rinuncia al telaio in alluminio per un traliccio d’acciaio ben realizzato, una scelta che i suzukisti hanno già avuto modo di metabolizzare con la precedente Gladius. Ma rispetto alla sua progenitrice si beneficia di un pochino di allungo in più che vale circa tre cavalli di potenza e di un peso in ordine di marcia ridotto di circa 6kg grazie ad affinamenti di meccanica ed alla rimozione di parte di quelle appendici” plasticose” che tra l’altro avevano fatto storcere il naso ai puristi.

IL PREGIO Un motore bicilindrico a V è una vera raffinatezza per la categoria: buone prestazioni, vibrazioni azzerate, bel sound ed evidentemente nemmeno troppo costoso da produrre

IL DIFETTO La forcella anteriore è pensata unicamente per garantire comfort e facilità di guida, ma appena i ritmi si alzano emergono tutti i limiti di una taratura fin troppo morbida

LRA - LOW RPM Elettronica non invasiva ma tante piccole accortezze: per i meno esperti è pensato il sistema LRA – Low RPM Assist che regola istantaneamente il regime di minimo per evitare cadute di giri e spegnimenti nelle manovre a bassa velocità a motore freddo

STRUMENTAZIONE Aria di famiglia viene da dire, si tratta infatti dello stesso display adottato anche dalle GSX-S e a ragione visto la buona resa estetica, la ricchezza delle informazioni e l’ottima leggibilità, grazie anche alla retroilluminazione regolabile. I caratteri sono ben contrastati e dimensionati in funzione della loro importanza, bene la presenza dell’indicatore di livello carburante, chiare le spie e inappuntabili i blocchetti elettrici, semplici ma solidi e funzionali.

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento