Hanno riaperto le concessionarie dopo il lockdown per il COVID-19, ma le vendite di ciclomotori, scooter e moto sono in calo (-10,35%). Trend in controtendenza per l’elettrico
Un calo delle vendite dopo il lockdown era prevedibile: il Covid-19 ha generato incertezza e difficoltà economiche, e il mercato delle due ruote motorizzate inizia a muoversi ma con un andamento cauto dopo che i numeri si erano azzerati in aprile. A confermare la ripresa molto timida sono i dati di ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori, che questo pomeriggio ha puntualmente divulgato le statistiche delle immatricolazioni. Il mese di maggio chiude con un -10,35% sullo stesso mese del 2019.
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Guarda la galleryLe immatricolazioni di moto e scooter superiori a 50cc nel mese di maggio si attestano sulle 25.660 unità. L’andamento migliore è quello degli scooter, che fanno registrare 14.510 veicoli e una flessione del 9,57%, mentre il calo delle moto è più marcato, con un meno -11,35% e a 11.150 veicoli venduti. In picchiata le vendite dei ciclomotori, che si fermano a 1.335 unità con una flessione del 27%.
Il mercato dell'elettrico, invece, è in netta controtendenza rispetto ai veicoli termici: se i ciclomotori a emissioni zero, con 240 veicoli venduti, segnano un calo del 11,1%, scooter e moto elettriche, complici le commesse dello scooter sharing, quadruplicano le vendite con 718 pezzi.
Analizzando i dati da gennaio a tutto maggio di quest’anno, le immatricolazioni si attestano a 67.802 unità, con un calo del 38,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Le moto perdono il 40,2% con 31.205 veicoli immatricolati e gli scooter calano del 37,1% con 36.597 unità. Meno negativo l'andamento dei “cinquantini”, che perdono il 25,9% del venduto e registrano 5.374 pezzi.
Con una potenza di 125 CV è la naked di media cilindrata meglio dotata, se parliamo di cavalleria. Oggi la Z di mezzo è anche equipaggiata con tecnologie di ultima generazione e intende sbancare il mercato europeo.
Guarda la galleryNegli scooter prevalgono i 125cc, con 13.250 unità vendute ma comunque con un calo del 36,1%. Seguono le cilindrate 300-500 con 12.572 unità, precipitate del 45,1%. Le cilindrate 150-250cc vendono 6.471 pezzi e calano del 31,7%, mentre i maxiscooter oltre 500cc immatricolano 4.304 veicoli e scendono solo del 16,2%.
Nelle moto svettano le cilindrate oltre 1000cc con 8.640 veicoli immatricolati e un calo del 36,1%, poi troviamo le 800-1000 con 7.788 unità, ma con una flessione importante: del 48,2%. Al terzo posto le 650-750, con 5.346 e un calo del 35,8%. Giù dal podio le 300-600 con 5.424 pezzi e un calo del 40,2%, e le 125 con 3.071 unità e una flessione del 40%. Calo contenuto, con un -16,3% per le 150-250 che però sono il fanalino di coda in classifica con 936 immatricolazioni.
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