Dopo le polemiche scoppiate negli Stati Uniti d'America per il mancato rispetto delle misure di prevenzione del contagio, l'organizzazione dell'evento motoristico nel New Hampshire ha emesso un'ordinanza sull'uso obbligatorio dei dispositivi individuali di sicurezza
In questi giorni tanto si sta parlando dell'indignazione dei cittadini di Sturgis circa il mancato rispetto delle misure anti Covid durante il grande raduno in corso nel South Dakota. Vista l'emergenza sanitaria globale e i numeri di decessi e contagi registrati negli Stati Uniti, uno dei Paesi più colpiti dal Coronavirus, ciò che è successo durante il grande ritrovo di motociclisti (si sono radunati in circa 250mila) ha davvero dell'incredibile.
Follia al motoraduno di Sturgis: niente sicurezza e "gare di starnuti"
Nonostante le raccomandazioni, i motociclisti radunatisi per l'evento si sono fatti beffa delle disposizioni causando l'indignazione generale della popolazione. Coloro che indossavano mascherine protettive venivano addirittura derisi, e in più venivano organizzate vere e proprie "gare di starnuti". Un comportamento irriguardoso, che potrebbe trasformare l'evento in un grande focolaio.
"Io malato di Covid: quando iniziai a pensare alla moto capii che ne ero fuori"
Il grande raduno di Sturgis, ma soprattutto le polemiche che questo si è portato dietro, hanno spinto il governatore del New Hampshire, Chris Sununu, a emettere un'ordinanza che obbliga all'uso della mascherina quando nello Stato si radunano più di cento persone.
Lo ha fatto in previsione del Laconia Rally, evento motociclistico che si terrà a Laconia dal 22 al 30 agosto. "Quello che è successo a Sturgis è stato un chiaro avvertimento per tutti - ha detto il governatore Sununu -. Non credo che nessuno che abbia visto le foto di Sturgis abbia pensato 'sembra sicuro', penso invece che ci abbia portato a un livello più alto di consapevolezza”.
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