Lo scooter da paddock di Valentino Rossi all'asta: ricavato in beneficenza

Valentino Rossi, nel panorama della MotoGP, è come Alberto Sordi per il cinema italiano o Maradona per il calcio: un divo che tutti vorrebbero incontrare una volta nella vita e che acquisterebbero qualsiasi cosa purché sia sua o da lui firmata. Ci sono persone che nascono già stelle, e Valentino è una di queste. Ecco perché, se si viene a sapere che esiste una moto con la sua firma, sono tanti (nell’ambito degli appassionati) quelli che vorrebbero farlo proprio. Una cosa del genere esiste, ma è uno scooter. Ma qual è la sua storia?

La “mascotte”del Paddock

Il Team Yamaha aveva preso lo scooter per utilizzarlo come messo di trasferimento dal 2008 al 2009, all’interno del Paddock della MotoGP. Esso venne dato ad alcuni membri del Team, fra cui principalmente Valentino Rossi e il fotografo ufficiale Gigi Soldano. Dello scooter ci sono due versioni con grafiche personalizzate dal pilota e adesso una di esse è in vendita. Il modello ha la firma del Pilota con targa e libretto di circolazione regolari. A livello di caratteristiche ha un motore monocilindrico a 4 tempi, 3 valvole, a raffreddamento a liquido. La sua cilindrata è di 49 cc, con una potenza massima di 3 CV e una coppia massima di 3 Nm a 5500 giri.

Lo scooter, in tutta la sua vita, ha percorso solo le vie del servizio delle gare europee della MotoGP, non uscendo mai fuori dai circuiti. Viene venduto ad un prezzo di partenza di 7.000 euro, e il ricavato devoluto in beneficienza all’Istituto Eugenio Medea “La Nostra Famiglia” che si occupa di ricerca e riabilitazione nell’ambito dell’età evolutiva.

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