Vespa patrimonio italiano, non raggiunto il numero legale per la mozione

Vespa patrimonio italiano, non raggiunto il numero legale per la mozione

L'Assemblea legislativa dell'Umbria ne ha discusso ma il voto è stato rinviato

Redazione - @InMoto_it

21.02.2024 ( Aggiornata il 21.02.2024 14:07 )

Da molte regioni, come Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Puglia, è arrivata la richiesta di elevare la Vespa Piaggio del Novecento come patrimonio culturale italiano presentando l’istanza dal il titolo "La Vespa Piaggio del '900 Patrimonio Culturale Italiano”. L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha discusso la mozione "La Vespa Piaggio: un patrimonio italiano da salvaguardare" a firma Manuela Puletti, Marco Castellari e Valerio Mancini (Lega), e il voto è stato rinviato per mancanza del numero legale.

Le motivazioni

"Chiediamo alla Giunta - ha affermato Puletti - di attivarsi, per il tramite del governo, affinché si riconosca all'iconico scooter l'espressione storica, culturale e artistica del nostro Paese e per ottenere la tutela della Vespa dalle limitazioni della circolazione dei mezzi a benzina, previste dalle misure contenute nel Green Deal europeo affinché non vada disperso un patrimonio culturale simbolo della tecnologia e dello stile del nostro Paese attraverso il riconoscimento di Patrimonio Culturale Italiano”.

Le risposte

Sull’argomento è intervenuto Thomas De Luca (M5s), "questo atto è una presa in giro, non si riesce a distinguere il diniego di nuove commercializzazioni di veicoli a motore endotermici, mentre la tematica è estremamente seria. Mescolare la valorizzazione della Vespa con le politiche di riduzione delle emissioni di Co2 significa fare un danno grave a tutti per racimolare quattro voti. È una proposta insostenibile. Non c'è rispetto delle questioni reali e concrete […]. Cosa c'entra la valorizzazione della Vespa con le limitazioni della circolazione dei mezzi a motore? Dal 2035 in poi nessuno avrà un divieto di circolazione ma ci sarà un divieto di commercializzazione, nel 2035, di nuovi mezzi, e chissà come saranno alimentati i mezzi a quella data. Il livello di questo atto è identico al presentare una mozione contro l'adozione della ruota nella preistoria. La mia indignazione è per le notizie false che sono collegate a questo atto. Non c'è un divieto nella commercializzazione della Vespa. Mi chiedo anche come questo atto possa essere stato ammesso nell'ordine del giorno”.

QUAL È LA VESPA CHE COSTA DI MENO?

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