Cityscoot, problemi a Milano: dipendenti senza lavoro e 750 scooter abbandonati

Cityscoot, problemi a Milano: dipendenti senza lavoro e 750 scooter abbandonati

Dal 30 novembre 2023 il servizio di sharing è stato interrotto (anche a Torino) ma la situazione è più confusa che mai

Redazione - @InMoto_it

12.12.2023 ( Aggiornata il 12.12.2023 10:41 )

Confusione e dubbi per Cityscoot a Milano, ma soprattutto per i suoi dipendenti. Circa 40 lavoratori, infatti, sono adesso senza stipendio e ci sono ben 750 scooter abbandonati per strada. Il 21 novembre è arrivato l’annuncio ufficiale dell’interruzione del servizio, sia Milano che a Torino, a partire dal 30 del mese: “Nonostante i nostri numerosi sforzi per restare aperti, le nostre energie non sono bastate. Abbiamo un solo obiettivo: tornare. Faremo tutto il possibile per mantenere questa promessa”, ha spiegato l’azienda.

Cityscoot cerca investitori

Secondo quanto emerso, Cityscoot avrebbe delle difficoltà economiche e sarebbe alla ricerca di nuovi investitori. E nonostante il servizio nel nostro paese non fosse messo male, sono i dipendenti italiani a pagarne le conseguenze. “Fino a pochi giorni fa ci parlavano di progetti, del business plan del 2025 - raccontano i dipendenti al Corriere della Sera -. Poi, improvvisamente, la chiusura”.

In un primo momento, ai dipendenti era stato detto che c’era la possibilità di dare le dimissioni volontarie. Poi, poco dopo, il cambio di rotta: “I soldi non bastano per tutti”. E poi un’altra versione ancora: “Fondi trovati, non c'è problema”. Ma la situazione sembra più confusa che mai. Nel frattempo c’è chi tenta la strada di un accordo per il licenziamento conciliato, chi invece si è rivolto al sindacato, e chi vorrebbe ricevere ciò che gli spetta. Ma a oggi non risultano pagati neppure gli stipendi di novembre.

Una lunga rimozione

E gli scooter per strada? Come dicevamo, sono circa 750 i mezzi abbandonati sulle strade milanesi (i restanti della flotta sono stati ritirati dai magazzini) e rischiano di perdere il loro valore, oltre al deterioramento delle batterie.

Sebbene alcuni cittadini abbiano sollecitato la rimozione di alcuni mezzi, ancora non si è mosso nulla. Anche se voci dicono che Cityscoot si sia rivolta a un’azienda esterna per il recupero mezzi (quindi con costi ulteriori), ma ci vorrà ancora un altro mese.

PIERER TAGLIA 300 POSTI DI LAVORO E SPOSTA LA PRODUZIONE IN ASIA

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento