Installato in Sardegna il 1° guardrail salva-motociclisti

Installato in Sardegna il 1° guardrail salva-motociclisti

92 metri di barriera stradale Classe H1 in acciaio zincato dotata di dispositivo salva-motociclisti (DSM) che ha superato i crash test necessari per l’omologazione

Giovanna Guiso

16.11.2023 13:34

È stato installato sulla litoranea SP 17, al km 26+900, una delle strade di competenza della città metropolitana di Cagliari, nell’ultimo tornante di Solanas, dove si trova una delle più belle e ampie spiagge della costa sud-orientale della Sardegna. Sono 92 metri di barriera stradale Classe H1 in acciaio zincato dotata di dispositivo salva-motociclisti (DSM) che ha superato i crash test necessari per l’omologazione, sono stati donati dall’Associazione Motociclisti Incolumi (AMI) alla città metropolitana di Cagliari grazie ai proventi del 5xmille e alle donazioni, per mettere in sicurezza una delle curve più pericolose, su una delle strade più frequentate, teatro di innumerevoli incidenti motociclistici e automobilistici. Una curva che si affaccia su una scarpata, dove l’impatto contro i paletti di un guardrail senza DSM potrebbe causare gravi danni, anche letali.

Installazione senza costi aggiuntivi

I lavori di impianto sono stati seguiti personalmente da Michele Vacca, vice presidente di AMI, che ha potuto così sincerarsi del corretto montaggio e della corretta installazione della barriera affinché in caso di urto non ci sia contatto tra il corpo dell’utente e i montanti del guardrail, né effetto ariete e rampa per le vetture in caso di urto con la parte iniziale della barriera. Davanti al guardrail è stata realizzata una via di fuga con funzione di riserva di sicurezza, utile ai motociclisti e agli altri utenti della strada. La città metropolitana di Cagliari si è impegnata a montare la barriera senza oneri aggiuntivi, secondo l’accordo quadro riguardante i lavori sugli interventi di manutenzione ordinaria dei sistemi di ritenuta stradale.

"Abbiamo scelto il prodotto di un’azienda italiana sensibile alla sicurezza dei motociclisti, perché offre un ottimo rapporto qualità/prezzo" afferma Marco Guidarini, medico traumatologo e presidente AMI. "Oggi la tecnologia offre soluzioni abbordabili che consentono agli enti proprietari e gestori delle strade, a fronte di un minimo investimento, di mettere in sicurezza le curve più pericolose, i tratti dove è più facile perdere il controllo del veicolo e dove le conseguenze di un urto contro un guardrail di vecchia concezione possono essere drammatiche, come dimostra l’elevato numero di vittime tra i motociclisti e gli automobilisti. Non è accettabile che in Italia ci si ostini a installare, anche su strade di nuova costruzione, guardrail ideati settant’anni fa, senza DSM, pensati per un traffico molto diverso per tipologia e quantità di veicoli. Spendere denaro per infrastrutture antiquate è come acquistare un’automobile moderna priva di airbag e cinture di sicurezza. Se l’industria automobilistica ha fatto enormi progressi per rendere più sicuri i propri veicoli, a maggior ragione chi progetta e costruisce infrastrutture stradali deve adottare ogni possibile accorgimento per salvaguardare l’incolumità di tutti gli utenti, dal ciclista al motociclista, all’automobilista".

COSA è L'AMI

L’Associazione Motociclisti Incolumi onlus (AMI) nasce nel 2003 dalle esperienze acquisite da piloti, medici, ingegneri e avvocati, nei settori dell’istruzione alla guida, della progettazione di strade, della tutela dei diritti degli utenti della strada, della prevenzione e del risk-management. Il suo obiettivo è studiare gli incidenti stradali secondo il metodo scientifico della medicina, e il danno alla salute da essi provocato, per individuare i comportamenti atti a prevenirli. Nel 2007, con il progetto Forgiving drive, forgiving vehicles, forgiving roadsvince a Madrid il ‘Prix Europeen De La Securite Routiere’ indetto ogni anno dalla Fondazione Norauto per premiare le migliori iniziative europee per la sicurezza stradale.

Nel 2015 lancia sul circuito di Misano l’iniziativa #RunForSafety per riportare l’attenzione generale sul problema dei guardrail ghigliottina e sulle infrastrutture stradali inadeguate. È impegnata a migliorare la sicurezza dei motociclisti attraverso progetti, convegni, pubblicazioni, incontri con le scuole e le istituzioni, e la AMI Riding School, la scuola di pilotaggio il cui motto è: “Un buon corso di guida fa guadagnare secondi in pista, anni di vita su strada”.

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