Il primo tentativo di costruire il celebre scooter con tanto di galleggianti riusci a un progettista del 1965, ma in un secondo test in acqua si abissò per poi scomparire
La Lambretta è uno degli scooter simbolo della tradizione motoristica italiana. Ritoccarla o addirittura trasformarla sembrerebbe quasi un'eresia, eppure nel lontano 1965, il progettista inglese Phillip Keeler presentò al Brighton Motorcycle and Cycle Show il primo scooter anfibio della Lambretta. In cosa consisteva? Due galleggianti in fibra di vetro riempiti di schiuma assicuravano la galleggiabilità del veicolo, anche con a bordo due persone, mentre la propulsione in acqua avveniva grazie ad una pagaia rotante collegata alla ruota posteriore. Quando lo scooter doveva essere utilizzato su strada invece, i galleggianti potevano essere ripiegati e fissati mediante cerniere.
Lambretta anfibia, un esemplare unico
Un team italiano ha costruito una copia esatta della Lambretta anfibia originale per celebrare il suo 50esimo anniversario, spendendo oltre 20mila euro e circa 700 ore di lavoro. Il veicolo è stato testato sul lago di Cingoli ed è esposto al Museo del Sidecar di Cingoli in Italia. Verrà messo all'asta dal vivo il 10 maggio tramite HeH Classics
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Non è chiaro se Innocenti avesse intenzione di produrre in serie lo scooter anfibio o se si trattasse di un esemplare unico da esposizione. Comunque il veicolo venne messo alla prova nel mare di Portsmouth da Douglas Bedford: sebbene i tecnici fossero preoccupati che potesse affondare, in realtà non fu così, almeno per quella volta, perchè in quella successiva si inabissò nel lago di Mallory Park senza mai essere estratta dalle acque.
Oggi, una copia esatta della Lambretta anfibia originale è stata costruita in Italia da Costantino Frontalini e il suo team in occasione del 50esimo anniversario dell'originale. Utilizzando una Lambretta J125 del 1964 come base, il veicolo è stato modificato con pontoni in vetroresina blu, l'aggiunta del meccanismo delle pale, timone anteriore e cerniere per fissare i galleggianti in posizione alta o bassa. Per realizzarlo ci sono volute 700 ore e una spesa di 20mila euro.
Anch questo esemplare è stato testato in un lago, ma stavolta in Italia, a Cingoli, ed è tuttora esposto nel Museo cittadino del Sidecar. Verrà messo all'asta tramite H&H Classics in una vendita online dal vivo che terminerà il 10 maggio.
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