Ponte Cina-Europa: l'intreccio degli affari con l'oriente

Ponte Cina-Europa: l'intreccio degli affari con l'oriente

Da oltre 20 anni i principali marchi motociclistici europei hanno accordi commerciali con aziende cinesi e oggi le connessioni fra occidente e oriente sono tantissime e molto complesse. Facciamo chiarezza

08.02.2023 ( Aggiornata il 08.02.2023 11:17 )

L'automotive sta vivendo un periodo di profondo cambiamento con la nascita di gruppi industriali enormi, capaci di raccogliere al proprio interno la maggior parte di brand automobilistici del mercato. In cima alla lista ci sono senza dubbio il Gruppo Volkswagen e Stellantis, che raccolgono praticamente tutti i produttori di auto europei. Nel mondo moto questo modo di fare industria si sta lentamente allargando e in cima alla lista c'è il Pierer Group, che con KTM sta avviando un processo di acquisizione di molti marchi tra cui Husqvarna, Gas Gas e in ultimo MV Agusta, alla quale partecipa al 25% e ne cura la distribuzione negli Stati Uniti. 

Fra auto e moto, però, c'è da marcare una importante differenza: se nel mondo delle quattro ruote la Cina è principalmente proprietaria dei suoi gruppi automobilistici e punta a fare concorrenza ai brand occidentali, nell'universo delle due ruote i gruppi industriali portano a stretti legami con grosse aziende della Muraglia, che iniziano a diventare parte fondamentale delle collaborazioni industriali per la produzione delle moto che compriamo e guidiamo tutti i giorni.

KTM-CFMoto-Bajaj-Morini-QJMotors-MV Agusta-Benelli

Nuove Benelli TRK 702 e 702 X: la gallery

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Arrivano a sorpresa a EICMA le versioni intermedie della famiglia TRK, una più votata all'utilizzo stradale, l'altra pronta a lanciarsi anche in off-road

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Iniziamo da uno dei più complessi intrecci di aziende e forniture che abbiamo sotto gli occhi in questo periodo, in parte suggeriti da Cycle World in un articolo dedicato. KTM è un brand che - come detto - fa da madre a un gruppo industriale tutto europeo, ma in realtà è a sua volta parte di un altro "triangolo" fra due enormi aziende asiatiche: l'indiana Bajaj e la cinese CFMoto.

Con la prima holding ha un rapporto di collaborazione dal 2007 e produce in India i modelli di cilindrata ridotta (da 125 a 390), mentre la partnership con CFMoto si concentra sui motori di media-grossa cilindrata che vanno poi ad equipaggiare anche modelli del brand cinese come 800MT e 800NK. CFMoto, però, non ha un'esclusiva con Pierer Group, e per esempio fornisce il bicilindrico parallelo 650 che monta la Moto Morini Seiemmezzo. Morini che, comunque, è posseduta al 100% dall'azienda cinese Zhongneng dal 2008 e che produce (motore compreso) la X-Cape 650. Curiosità: la Zhongneng ha ancora in ballo una causa con il Tribunale di Torino per aver copiato la Vespa.

QJMotors è un altro colosso cinese che, come sappiamo, è proprietaria del marchio Benelli, Keeway, Benda e altre realtà minori. Fa parte del gigante industriale Geely (Volvo, Polestar, Lotus e Lynk&Co.) e di recente l'abbiamo visto impegnato a realizzare un prototipo di supersportiva con motore e ciclistica della MV Agusta Brutale 1000. Ma MV non era in accordi con KTM e quindi con CFMoto? Non dimentichiamoci che MV Agusta produrrà la Lucky Explorer 5.5 su base QJ SRT/Benelli TRK e che - quindi - al momento rende possibile all'azienda varesina di stare con un piede in due scarpe.

Moto Morini X-Cape ADV-R

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Spunta ad Eicma 2022 il concept dell'X Cape ADV-R, con tutta probabilità il prossimo modello in produzione di Moto Morini. La base utilizzata è quella della X-Cape 650, ma riadattata per affrontare ogni tipo di off-road.

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