Nel Paese oltralpe si pensa di punire con 10mila euro chi fa un'impennata, forse in vista dell'imminente arrivo di appassionati per il Gran Premio
È finito il tempo delle bravate in Austria, o almeno così sembra. Il governo locale sta infatti pensando di sanzionare duramente impennate, stoppies e altre evoluzioni su due ruote, con pene quali la multa fino a 10mila euro e il sequestro del veicolo per tre giorni.
Queste misure restrittive possono essere legalmente inquadrate come un emendamento alla legislazione nazionale sui veicoli a motore e prevedono anche la messa fuorilegge di sfiammate dallo scarico, del bloccaggio delle ruote e delle sgommate. E' lecito chiedersi se questa “ondata repressiva” sia riconducibile al fatto che il Paese dovrà accogliere centinaia o addirittura migliaia di riders da tutto il mondo in occasione del Gran Premio d’Austria, che si terrà tra il 19 e il 21 agosto presso il Red Bull Ring.
La stessa possibilità di sanzionare i comportamenti incriminati viene logicamente messa in dubbio: difficile che qualcuno possa fare un’impennata in città, dove sarebbe più facile sanzionarlo; più probabile che compia il gesto in campagna, in montagna o in qualche altra area dove non ci si aspetta di trovare vigili in ogni angolo della strada. Le evoluzioni su due ruote, per non farci mancare nulla, saranno anche punibili grazie a delle telecamere, così come avviene per il rilevamento degli eccessi di velocità.
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