Lane splitting negli Usa: sempre più stati lo rendono legale

Lane splitting negli Usa: sempre più stati lo rendono legale

Utah, Montana e Arizona gli ultimi paesi che, in ordine di tempo, hanno legalizzato (seppur a certe condizioni) questa pratica: vediamo come

Redazione - @InMoto_it

30.03.2022 ( Aggiornata il 30.03.2022 16:50 )

Paese che vai, regole sul lane splitting che trovi. Questo fenomeno (chiamato anche lane filtering) i motociclisti lo conoscono piuttosto bene: si tratta di quella pratica piuttosto comune di superare le auto ferme o a passo d'uomo, passando all'esterno o nello spazio libero tra le colonne di veicoli. Da nazione a nazione le norme che regolano questa abitudine cambiano. Per esempio ci sono stati, come la California, in cui il lane splitting è sempre stato tollerato, fino alla sua ufficiale legalizzazione nel 2016, con qualche blanda raccomandazione da parte delle forze dell’ordine sul limite di velocità. Ma in altri stati degli Usa si è perseguiti dalla legge se non si rimane incolonnati con le altre auto. Qualcosa però sta cambiando Oltreoceano negli ultimi anni: in particolare Utah, Montana e Arizona, dove seppure con regole più severe il fenomeno è stato legalizzato.

Le novità negli Usa

Partiamo dallo Utah e dal Montana. Nel primo, il lane splitting è legale dal 2019, ma ci sono condizioni: è consentito solo su strade dove la velocità è limitata a circa 70 km/h ed era anche stato fissato un limite di scadenza, il 2022. Adesso però, la validità è stata estesa fino al 2027. A ottobre 2021, anche il Montana ha deciso di rendere legale questa pratica, ma vietando alle moto di superare i (circa) 30 km/h in fase di sorpasso tra le auto.

E arriviamo all’Arizona, che è entrata a far parte di questo gruppo proprio ora, marzo 2022. Anche qui, ovviamente, ci sono delle regole da rispettare. Una moto può, sì, sorpassare un altro veicolo nella stessa corsia nella stessa direzione, ma solo se l'altro veicolo è fermo. A questo si aggiunge che si può superare solo su strade con almeno quattro corsie, con limite di velocità di circa 70 km/h (o inferiore) e se si viaggia a meno di circa 24 km/h. Ciò significa che nella maggior parte delle autostrade il lane splitting non è consentito.

Il caso della Francia

Della Francia vi avevamo parlato qualche mese fa. Qui è attualmente in corso un programma sperimentale sulla sicurezza stradale (iniziato a febbraio 2021 e con fine prevista nel 2024) che introduce nelle scuole di guida l’obbligo di insegnare ai piloti in erba il corretto comportamento su strada, specialmente sul lane splitting, considerato dunque una pratica ammessa. E in Italia? Da noi questa abitudine è socialmente accettata e allo stesso tempo non ben definita dal Codice della Strada, per questo non è apertamente consentita ma nemmeno illegale.

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