La proposta di un'associazione green inviata al Comune di Genova e che avrebbe l’intenzione di incentivare l’utilizzo della smart mobility
Cosa c’è di più comodo che girare in città in sella alla moto o allo scooter? Sulle due ruote si evitano facilmente le code e si può trovare più facilmente parcheggio. A Genova però, un’associazione ambientalista ha avanzato al Comune una proposta che non farà certo felici i cittadini: strisce blu anche per i motocicli per incentivare la smart mobility.
Un anno fa la stessa idea era stata contestata dai motociclisti parigini quando il comune della capitale francese aveva deciso di far valere le strisce blu anche per i mezzi a due ruote. A Genova la richiesta è stata accompagnata anche dall’istanza della realizzazione di piste ciclabili, con la conseguente trasformazione delle aree di sosta per moto e scooter in piazzali esclusivamente riservati alle biciclette.
Come se non bastasse, tra le domande c’è inoltre quella dell’imposizione del limite massimo di velocità di 30 km/h in città. Insomma, per Marco Bucci, sindaco di Genova, non sarà facile prendere decisioni in merito, diviso tra la volontà di rendere il capoluogo ligure più rispettoso dell’ambiente e la probabile, anzi certa ritorsione dei circa 200.000 motociclisti nella città. Per il Comune rendere i parcheggi a pagamento anche per i veicoli a due ruote significherebbe riscuotere una sostanziosa somma, ma anche fare un dispetto ai propri centauri e scooteristi che inquinano certamente meno che utilizzando l’automobile. I genovesi guardano anche il centesimo, risponderebbero i sostenitori del tipico luogo comune sui cittadini del capoluogo ligure, ma stavolta la polemica su queste nuove e improvvise richieste sarebbe più che giustificata.
MOBILITÀ: LE CITTÀ ITALIANE POCO INTERESSATE A MOTO E SCOOTER
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