Wunderlich Iron Butt Challenge: 1.600 km in 24 ore

Wunderlich Iron Butt Challenge: 1.600 km in 24 ore

Un gruppo di tre piloti (tra giornalisti e membri dell’azienda tedesca) hanno affrontato il percorso, dalla Germania alla Spagna, su tre BMW equipaggiate Wunderlich

Redazione - @InMoto_it

28.12.2021 12:17

Da Grafschaft, nella Renania-Palatinato in Germania, a Empuriabrava, un piccolo villaggio spagnolo vicino al confine francese, a 140 km da Barcellona. Appena 24 ore per percorrere circa 1.600 km: questa è la sfida dell’Iron Butt Challenge che il team di Wunderlich ha lanciato al giornalista di settore, tecnico aftermarket, organizzatore di eventi motociclistici, guida turistica e allenatore on/offroad, Lluís Morales. Sono partiti in tre (Morales, Sven Cremer, vice direttore marketing e comunicazione, e Stefan Nebel, ex pilota professionista, commentatore in Germania dei vari campionati moto e volto del brand), in sella a tre BMW equipaggiate Wunderlich.

Il viaggio

Un viaggio che assomiglia a tutti gli effetti a una gara Endurance, che il giornalista spagnolo ha voluto raccontare, chilometro per chilometro, e che è iniziato nella notte dell’8 novembre 2021. I tre erano a bordo di una BMW R 1250 GS Triple Black, una R18 First Edition e una R 1250 RT, debitamente accessoriate Wunderlich (dal kit di sicurezza per il navigatore Garmin Zümo XT a quello per la riparazione delle forature, passando per l’abbigliamento e le borse da viaggio). La partenza ufficiale c’è stata alle 4 del mattino. Tra le “regole” da seguire, c’era quella di fare una foto ai cruscotti con le ricevute della benzina testimoniando il tempo e i km percorsi a ogni rifornimento. Nonostante la temperatura rigida (3°) e con parecchia umidità, Morales racconta che grazie al sistema di riscaldamento incluso nella sella Wunderlich Aktivkomfort e alle manopole riscaldate, il viaggio è iniziato col massimo comfort, garantito anche dalla tuta termica e dai guanti invernali. Dopo 138 km c’è stato un nuovo rifornimento, e qualche intervento obbligatorio all’equipaggiamento (causa freddo), a cui ne è seguito un altro alle 8.39. Nuovo stop alle 10.40, subito prima dell’ingresso in Svizzera, e un altro due ore dopo. Il paesaggio, racconta Morales, è di quelli da lasciare senza fiato: circondati dalla Alpi, i tre hanno anche potuto godere di un bellissimo cielo limpido e blu.

Una volta arrivati a Lugano, alle 15, il gruppo si è accorto di essere un po’ in ritardo con la tabella di marcia: avevano percorso 700 chilometri, ovvero circa il 40% dell’intero tragitto prefissato. Nessuna sosta per ammirare la città, ma subito dritti in direzione Italia. Entrati nel territorio italiano, vicino a Como, hanno percorso la A9 fino a Milano, poi la A7 fino alla zona di Genova. Non è mancato il traffico, a quanto sembra, e nemmeno la pioggia, seppur leggera. Alle 21 l’arrivo in Provenza, sulla A8, e un totale di 1.130 chilometri percorsi e ancora diversi rifornimenti da fare, come quello a Marsiglia alle 23.35, dove il gruppo di motociclisti ha iniziato a patire il freddo dovuto alle tante ore di viaggio, intervallato da brevissime soste.

Ma l’equipaggiamento Wunderlich, sottolinea a più riprese Lluís Morales, è stato un utile alleato per combattere stanchezza e temperature rigide. All’una e mezzo di notte, ultima sosta carburante in Francia, con incidente annesso: uno dei tre piloti non ha potuto evitare una macchia di gasolio di fronte a un distributore e sia lui che la moto sono caduti, ma nulla di grave, per fortuna, e il viaggio è ripartito verso la destinazione finale. Verso le 4 del mattino, mancavano pochi km all’arrivo, una famiglia di cinghiali ha attraversato improvvisamente la strada ai tre: un momento di difficoltà, una caduta evitata per un soffio e per fortuna nessuno si è fatto male (nemmeno gli animali). E alla fine, il gruppo è giunto a destinazione.

Per info: segnaliamo il sito dell’IRON BUTT ASSOCIATION dove potete trovare tutte le informazioni, comprese le varie distanze da percorrere per poter entrare a far parte del club

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