Autovelox, stretta del Governo per il 2022

Autovelox, stretta del Governo per il 2022

In arrivo una disciplina chiara per i rilevatori di velocità. In Italia le infrazioni stradali generano 3 miliardi di euro l’anno, 2,5 milioni arrivano dai radar

Redazione - @InMoto_it

21.12.2021 ( Aggiornata il 21.12.2021 10:07 )

Nella classifica dei paesi europei con il maggior numero di autovelox, l’Italia occupa il primo posto e stacca di gran lunga le altre nazioni sul podio (oltre 8.000 contro i 4.000 del Regno Unito, in seconda posizione). Questo surplus di rilevatori di velocità, inevitabilmente, produce tutta una serie di dinamiche non sempre chiare, soprattutto a causa della poca trasparenza da parte degli enti locali: ogni anno, infatti, questi hanno l’obbligo per legge di fornire al Governo dei rendiconti sulle cifre incassate dalle contravvenzioni per le violazioni al Codice della Strada e, nello specifico, a dichiarare quelle che derivano dagli autovelox.

Un provvedimento che non arriva

Da tempo si attende una normativa per disciplinare l'utilizzo corretto degli autovelox sulle strade: “Il 29 luglio 2020 il Governo annunciò di aver sottoposto la bozza di decreto sul posizionamento degli autovelox alla valutazione della Conferenza Stato-città-autonomie locali, ma ad oggi il provvedimento risulta ancora fermo”, sono le dichiarazioni di Simone Baldelli, deputato di Forza Italia. A questa affermazione è seguita la risposta del viceministro Morelli, il quale ha annunciato “una dettagliata disciplina finalizzata a garantire il rispetto dei limiti di velocità basata sulla propedeutica verifica, da parte degli enti gestori stradali, dell’adeguatezza dei limiti di velocità imposti quale condizione necessaria per poter installare gli autovelox”, che sarà analizzata nei primi mesi del 2022.

Oltre 3 miliardi di euro di sanzioni stradali

Fino a oggi, e secondo i dati forniti dallo stesso Governo, si stima che nel nostro Paese si superino i 3 miliardi di euro annui di sanzioni stradali, ma solo poco più della metà viene effettivamente incassato dagli enti locali. Cosa significa? “Su un totale di circa 7900 comuni italiani, più di 1 su 3 (2.747) non ha fornito la rendicontazione sui proventi delle multe stradali relativi all'anno 2020”, spiega Baldelli riferendosi ancora una volta ai dati forniti dal Governo.

E gli autovelox? Buona parte di queste cifre arriva proprio dai rilevatori di velocità. Secondo i dati Aci-Istat 2019, ammontano a 2,5 milioni le contravvenzioni solo per violazione dei limiti dei velocità (e visto il record di postazioni che vanta l’Italia non risulta difficile crederci). Eppure i casi eclanti di sistemi di rilevatori a distanza nel corso degli anni ce ne sono stati parecchi (spesso si sente dire di velocità stratosferiche impossibili per i mezzi in questione, o veicoli che in pochissimo tempo sono stati fotografati da diversi dispositivi). Ma adesso qualcosa sembra stia cambiando. E il Governo potrebbe finalmente mettere mano a questa spinosa situazione. Attendiamo fiduciosi (o forse no).

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