Cinquanta &ldquo;gol&rdquo;, ovvero cinquanta iniziative salva-vita messe a segno per ridurre gli incidenti stradali. E' questo il tema del nuovo libro di Vincenzo Borgomeo, giornalista di Repubblica e responsabile del settore motori di Repubblica.it. Un libro atipico, perch&eacute; non ha prezzo: "Oggi i libri sulla sicurezza stradale si vendono poco", spiega Borgomeo. "Per questo abbiamo deciso di regalarlo. E' in distribuzione nelle librerie e si pu&ograve; ordinare anche online".  La presentazione &egrave; avvenuta presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma. Si tratta di un libro che d&agrave; voce a tutti i pi&ugrave; importanti protagonisti correlati al mondo della sicurezza stradale per definire le strategie possibili per vincere una "guerra" da oltre 1,3 milioni di morti e pi&ugrave; di 50 milioni di incidenti l'anno nel mondo. Il peso umano e sociale &egrave; altissimo in particolare fra i pi&ugrave; giovani: gli incidenti sono la maggiore causa di decessi tra i 10 e i 24 anni e purtroppo - senza interventi mirati - si stima che nel 2020 le vittime sulla strada saranno circa 1,9 milioni all'anno.  Come spesso accade, questo fenomeno colpisce soprattutto i pi&ugrave; deboli: il 90% degli incidenti stradali mortali, infatti, avviene nei Paesi in via di sviluppo nonostante questi abbiano meno della met&agrave; della media dei veicoli degli altri e il 46% dei morti e feriti sulle strade sono pedoni, ciclisti e motociclisti. Solo il 15% degli Stati, poi, ha una normativa relativa a limiti di velocit&agrave;, guida in stato di ebbrezza, utilizzo di casco e cinture, seggiolini per bambini.  &ldquo;Anche nel nostro Paese", afferma Vincenzo Borgomeo, "i dati sugli incidenti sembrano ancora quelli di una guerra civile e infatti, nel 2014, ci sono&nbsp; stati 181.227 sinistri che hanno lasciato sull&rsquo;asfalto 3.385 lenzuoli bianchi e 257.421 feriti: 9 morti al giorno, 1 decesso ogni 2 ore e mezzo. Il tutto con un costo sociale stimato in circa 27 miliardi di euro&rdquo;.  In Italia gli incidenti sono spesso legati a fattori strutturali delle nostre arterie: non a caso in appendice il libro riporta l'elenco completo dei Punti Neri (divisi per regioni, con tanto di indirizzi precisi e coordinate GPS), dove si verificano pi&ugrave; della met&agrave; dei sinistri italiani.  "La sicurezza stradale", spiega nella prefazione Roberto Sgalla, direttore centrale della Polizia Stradale, "&egrave; una delle maggiori priorit&agrave; di cui i Paesi europei devono tener conto nella definizione delle proprie agende programmatiche. Il Terzo Programma di Azione europeo per la sicurezza stradale fissava, per il decennio 2001-2010, un obiettivo ambizioso, ossia il dimezzamento del numero delle vittime. La riduzione in Italia si &egrave; attestata intorno al 42%. Ma c'&egrave; ancora molto da fare perch&eacute; l'Europa ha rilanciato l'obiettivo per il nuovo decennio 2011-2020, finalizzato ad un'ulteriore riduzione del 50% del numero delle vittime sulle strade".  "L'attuale fase", sottolinea Sergio Dondolini, Direttore generale per la sicurezza stradale del Ministero delle Infrastrutture, "&egrave; piuttosto delicata. Come dimostrano le esperienze di alcuni paesi europei tradizionalmente virtuosi, infatti, in un contesto nel quale sono stati ottenuti importanti miglioramenti diventa sempre pi&ugrave; difficile e impegnativo progredire ulteriormente".  Spicca, per quanto riguarda l'Italia, il ruolo dell'Aci: come spiega il presidente Angelo Sticchi Damiani, l'Automobil Club ha da tempo avviato iniziative che "puntano sull'educazione dei conducenti come fattore strategico per la sicurezza: se il 90% degli incidenti &egrave; imputabile al comportamento di chi &egrave; al volante, allora la formazione e la sensibilizzazione degli utenti della strada rappresentano la chiave di volta per una mobilit&agrave; consapevole".  Per una maggiore diffusione, il libro non &egrave; in vendita ma si scarica gratis o si sfoglia on line su www.sicurezzastradalei50golpiubelli.it.  Verr&agrave; inoltre regalato presso una delle librerie storiche di Roma a chiunque ne far&agrave; richiesta chiamando il numero 06-8621.1840.

In un libro (gratuito) di Vincenzo Borgomeo le 50 Iniziative Salva-Vita. La mappa dei punti neri delle strade italiane dove si verifica la met&agrave; dei sinistri

Sicurezza stradale, i 50 gol pi&ugrave; belli

Roma - Oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti &egrave; stato presentato il libro "#dakarsottocasa", scritto da Vincenzo Borgomeo e promosso da Confindustria ANCMA ed EICMA.  Al tavolo, moderato dalla giornalista Giulia Marrone di ANCMA, sono intervenuti gli onorevoli Paolo Gandolfi e Vincenzo Garofalo, membri della commissione trasporti, Lorella Montrasio, direttore del DISS, Dipartimento Sicurezza Stradale dell&rsquo;Universit&agrave; di Parma, nonch&eacute; Pier Francesco Caliari, direttore generale di ANCMA.  L'idea &egrave; particolarmente originale: Vincenzo Borgomeo, giornalista di La Repubblica,&nbsp; ha raccolto infatti le denunce e i racconti scritti quotidianamente sui social network dagli utenti delle due ruote:&nbsp;dalla cattiva manutenzione ai guard-rail-ghigliottina, dalla segnaletica verticale a quella orizzontale, la situazione della rete viaria nel nostro Paese viene raccontata in tutti i suoi aspetti.  L&rsquo;inadeguatezza &egrave; particolarmente grave nel nostro Paese: secondo il MAIDS (Motorcycle Accidents In Depth Study), infatti, in Italia le infrastrutture inadeguate sono concausa di incidenti nel 25% dei casi, ovvero circa il doppio rispetto alla media europea.  Nel 2012, la presenza di ostacoli accidentali o fissi sulla strada ha provocato la morte di 88 motociclisti e il ferimento di altri 1.920, pari al 30% del totale (fonte ISTAT). Il costo sociale degli incidenti che vedono coinvolti veicoli a due ruote &egrave; stimabile in circa 8 miliardi di euro, dei quali pi&ugrave; di 600 milioni sono imputabili alle infrastrutture.  Con l&rsquo;occasione &egrave; stata presentata anche la pubblicazione &ldquo;La sicurezza dei motociclisti: linee guida per la progettazione e l&rsquo;adeguamento delle infrastrutture stradali&rdquo;, realizzata da Confindustria ANCMA e il DISS dell&rsquo;Universit&agrave; di Parma: un vademecum nato per aiutare progettisti e tecnici a realizzare infrastrutture che limitino i rischi per i motociclisti. Si tratta, infatti, di un vero e proprio compendio che affronta tutte le problematiche della circolazione stradale per chi viaggia su due ruote, offrendo soluzioni concrete per la riqualificazione e l&rsquo;adeguamento infrastrutturale, in linea con gli standard comunitari. Fiammetta La Guidara

Vincenzo Borgomeo, giornalista de La Repubblica, ha raccolto le denunce e i racconti scritti quotidianamente sui social network dagli utenti delle due ruote. E' nato cos&igrave; il Tweet-libro #dakarsottocasa

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Sicurezza stradale, i 50 gol più belli

Un Tweet-libro per la sicurezza