Itinerari moto Dolomiti: toccando il cielo con un dito

Itinerari moto Dolomiti: toccando il cielo con un dito

In alto Adige le strade e i panorami sono così belli che c'è l'imbarazzo della scelta. Abbiamo percorso un tour misto fra strade poco battute e grandi classici del mototurismo dolomitico

07.05.2024 15:53

Dolomiti = Moto. Un’equazione facile da capire e da immaginare, perché le montagne più instagrammate d’Italia sono anche uno dei paradisi paesaggistici preferiti da chi ama le due ruote, specialmente d’estate.
Nel nostro giro in compagnia di un gruppo misto di tedeschi e italiani, abbiamo affrontato la prima parte sulla costa montuosa che gira attorno alla Val Passiria, per poi scendere a Bolzano dal leggendario Passo della Mendola e risalire in direzione delle ben più note località dell’Alpe di Siusi, Passo Sella e Val di Fassa. 

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Si inizia con una sequenza ritmata di curve e tornanti

La partenza è dalla sede di Riding Experience Alto Adige, il Safety Park di Bolzano, una pista multifunzionale che ospita corsi di guida moto e auto, e dispone di diverse sezioni adatte all’apprendimento e all’affinamento della guida.
Poi è arrivato il momento di uscire in strada aperta e prendere la MeBo (la statale che unisce Merano a Bolzano) in direzione nord, per poi uscire a Terlano dopo pochi chilometri di superstrada e imboccare la SP98 verso Meltina.

Questa è forse la prima chicca che potrebbe stupire anche i frequentatori assidui del Südtirol: è una statale che sale sul costone destro della Val Passiria e corre lungo una bassa cresta fra una serie di paesini e una sequenza ritmata di curve e tornanti, non troppo stretti, che permette ai motociclisti più disinibiti di divertirsi parecchio grazie a un asfalto sempre in ottime condizioni, con l’unico rischio di trovare qualche trattore sulla via, essendo un percorso
ricco di vigne e meleti.
Si arriva senza troppa fatica a Merano dal lato dei Giardini Trauttsmandorff, uno dei posti da visitare nel caso vi troviate per qualche giorno nella zona, soprattutto in primavera quando la fioritura è un’esplosione di colori. Attraversando il centro cittadino, e magari facendo una pausa caffè, si risale da Marlengo e si percorre il lato opposto – a scendere – della valle lungo la SS 298. Le caratteristiche di questa strada sono simili a quelle della statale precedente, ma ci inseriamo in modo più profondo fra boschi di conifere e pini tipici della zona e villaggi un po’ meno frequentati; da questo lato l’esperienza è più a contatto con la natura e i profumi si intensificano, con meno traffico e di conseguenza meno stress per quelli che la strada voglion godersela senza troppi disturbi.
Essendo saliti di quota, ci troviamo ad un bivio che ci porta in poche curve sopra il Passo della Mendola, un luogo di culto per smanettoni bolzanini e della Val d’Adige, che in questa versione del giro si percorre a scendere, un tornante dopo l’altro, apprezzando l’ampia vista su Bolzano e sulla conca che la contiene, con uno scorcio sui laghi della Strada del Vino e lo sguardo che arriva lontano verso sud, fino alle prime montagne trentine. In pochi chilometri torniamo in un contesto cittadino, Bolzano, da attraversare perché pochi chilometri al di fuori del centro abitato, in zona Prato Isarco, inizia la seconda parte del nostro tour, forse quella più conosciuta ma anche paesaggisticamente più spettacolare. 

Val Gardena e Passo Sella: punto di massimo splendore paesaggistico (pag.2)

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