Dall’Asia centrale all’Italia, il viaggio in moto del Cicca e la Sere #2

Dall’Asia centrale all’Italia, il viaggio in moto del Cicca e la Sere #2

Un raid affascinante e avventuroso, un lento "ritorno" in moto attraverso le 1.000 suggestioni dell’Asia centrale. La seconda tappa, alla scoperta del Palmir 

FRANCESCO CICCARELLO (PUBBLICAZIONE A CURA DI DIEGO D'ANDREA)

05.09.2018 08:46

SCENDIAMO SALUTANDO QUALCHE MOTOCICLISTA e soprattutto ciclisti che, a volte, ci fermano per chiedere distanze chilometriche e condizioni delle strade. Rispondiamo con piccole bugie. Noi che siamo anche ciclisti, sappiamo che spesso è la testa a comandare le gambe e non viceversa. Arriviamo a Murghab prestissimo e decidiamo subito di proseguire verso Alichur, ma ci fermiamo a vedere l’unica vera città all’interno dell’altopiano del Pamir (dista circa 130 km, in entrambe le direzioni, da tutti gli altri centri abitati).

DUE STRADE CORRONO PARALLELE e nel mezzo l’abitato della cittadina, tra vie polverose e case leggermente più moderne rispetto a quanto visto a Karakul. Mettiamo benzina e proviamo a cercare qualcosa da mangiare nello strano bazar fatto di negozi-container. Riusciamo a trovare acqua, pane, un paio di pomodori e qualche susina. Anche qui pochi prodotti freschi ma montagne di caramelle che, dalle nostre parti, farebbero la fortuna dei dentisti. Se il Pamir è un elogio alla bellezza, davvero non si può dire lo stesso di Murghab: nonostante la stupenda posizione e i monti che la circondano, ci appare davvero brutta e poco accogliente.

USCITI DALLA POLVERE E DALLO SMOG DEI CAMION, ritroviamo la pace del Pamir e un ottimo posto dove consumare il pranzo: uova sode, pane e pomodori, con vista sulla Pamir Highway. Sarà per la fame o forse il paesaggio ma ci è sembrato uno dei pasti più buoni del viaggio. Nel pomeriggio arriviamo ad Alichur e ci sistemiamo nella prima Home stay che troviamo. Doccia, qualche panno da lavare, piccoli lavori alla moto e una passeggiata nel villaggio per sgranchire le gambe dopo otto ore di moto. Ceniamo insieme a chi ci ospita con una buonissima minestra di verdure e tanto pane fresco, accompagnando il tutto con cay e acqua di sorgente. Quando cala il sole vediamo i quattro bambini della casa che si preparano il letto e noi facciamo altrettanto.

ORMAI È DECISO: domani inizia l’avventura nella valle del Wakhan e speriamo che la nostra scelta si rivelerà quella giusta.

Il Cicca e la Sere: la pagina Facebook - Foto: Serena Baroncini

Indietro

4 di 4

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento