Quanto "costa" un saluto...

Quanto "costa" un saluto...

Redazione - @InMoto_it

01.02.2013 ( Aggiornata il 01.02.2013 10:41 )

Sono uno di quei motociclisti che ancora crede nell’amicizia che lega noi centauri, una complicità che affiora ogniqualvolta ci si incrocia su strada e riconoscibile con il tradizionale saluto a due dita alzate o con un breve lampeggio. Ma proprio questa abitudine quasi mi stava per costare una multa da 40 Euro. Durante il mio solito giretto domenicale, infatti, sono stato fermato da una pattuglia di Polizia, che mi ha contestato l’uso “inappropriato” dei “dispositivi d’illuminazione” per aver salutato un altro motociclista proveniente dal senso opposto, dopo che a loro dire avevo passato un altro posto di blocco che si trovava dalla parte opposta della strada ma che io non avevo visto... Lettera firmata Il fatto che le è accaduto potrebbe effettivamente rientrare nella casistica specifica dell’art.153/11° comma del Codice della Strada, dove viene sanzionato con 39 Euro (41,00 Euro con l’aumento del 5,9% dal 1 gennaio 2013) ed un punto di decurtazione sulla patente, chiunque usa impropriamente i dispositivi di segnalazione luminosa o che li aziona senza che ne ricorressero le condizioni, che poi sono meglio specificate nel comma 4 dello stesso articolo. Infatti è consentito l’uso intermittente dei proiettori di profondità per dare avvertimenti utili al fine di evitare incidenti e per segnalare al veicolo che precede l’intenzione di sorpassare. Tale utilizzo è consentito anche in ore notturne e diurne in centro abitato. Nel suo caso, se le fosse stata contestata tale violazione, era verosimilmente riconducibile al fatto che, come lei ha scritto, in quel tratto erano presenti due distinti posti di controllo delle forze dell’ordine, posizionati nei due sensi, pertanto il suo saluto è stato sicuramente inteso come un avvertimento per segnalare agli altri motociclisti la presenza della Polizia. Questo fatto ha innescato quindi il controllo, salvo poi credere nella sua buona fede, ma resta la possibilità di vedersi sanzionare, perché il “saluto” tra motociclisti non è una discriminante che consente l’uso dei dispositivi di illuminazione. Certamente, in casi analoghi, dovremmo sperare nel buon senso che spesso contraddistingue gli operatori di Polizia, che dovrebbero essere in grado di distinguere il semplice gesto di cortesia da chi utilizza questi strumenti per avvisare gli altri conducenti della presenza dei posti di controllo. Spesso non si valuta che si potrebbe sottrarre ai controlli persone pericolose, ricercate o comunque atte ad attività delittuose gravi e che un giorno potrebbero essere rivolte anche a noi stessi. Per quanto riguarda invece il saluto con la mano, anche in questo caso possiamo subire l’applicazione dell’art. 170 comma 1 e 6 del Codice della Strada che punisce chiunque circola con una sola mano con 76,00 Euro (81,00 Euro con aumento del 5,9% dal 1 gennaio 2013), un punto di decurtazione sulla patente e la ben più drammatica sanzione accessoria del fermo amministrativo di 60 giorni del veicolo, la stessa sanzione di chi solleva la ruota anteriore o non sta seduto in modo corretto. Inoltre, come indicato dall’art. 214 C.d.S. per ciclomotori e motoveicoli è prevista la custodia del veicolo presso una depositeria autorizzata per i primi 30 giorni, con ulteriore aggravio di spese, e solo trascorso questo periodo si può chiedere il cambio di custodia presso la propria abitazione per i restanti 30 giorni. Si spera che il buon senso di chi ci scopre a salutare l’amico motociclista abbia il sopravvento sull’inflessibilità della legge, riconoscendo l’insussistenza di pericolo in quel frangente nel lasciare il manubrio per qualche frazione di secondo.

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