Dal Veneto al Lazio, in viaggio tra le migliori sagre del weekend

Dal Veneto al Lazio, in viaggio tra le migliori sagre del weekend
Sarà festa grande a Rieti, Pastrengo, Sutri e Poggio Moiano

Redazione - @InMoto_it

30.08.2018 17:00

Dalla zucca al peperoncino, fino ai fagioli e ai “maccaruni”, il fine settimana delle sagre è all’insegna dei sapori forti e genuini di un tempo.

A Pastrengo - che sorge nei pressi del Lago di Garda e del Monte Baldo, a pochi chilometri da Verona - andrà in scena dal 30 agosto al 10 settembre  un vero e proprio tripudio di sapori, suoni e colori, a forte tinte arancioni: quelle della zucca. L’amatissimo ortaggio sarà proposto in tutte le sue possibili declinazioni a partire dalla cucina, con risotto, tortelli, ravioli e gnocchi di zucca, pasticcio con zucca e gorgonzola, arancini e vellutata di zucca, spezzatino di carne con zucca e polenta, marmellate, mostarde, torte, gelato, pandolce e tanti altri sapori a tema. Ci sarà spazio anche per le zucche vestite, decorate e intagliate, per l’animazione dei bimbi e, domenica 2 settembre, per il Gran Carnevale di storia e folklore, con la sfilata delle maschere, il concorso che eleggerà i migliori gruppi e la degustazione dei caratteristici gnocchi alla Radex. Sarà una buona occasione anche per andare alla scoperta di Pastrengo, legato a doppio filo alle Guerre di Indipendenza che qui si combatterono e che hanno lasciato segni indelebili come le suggestive fortificazioni asburgiche e il Telegrafo austriaco, oggi restaurato ed attrezzato a Museo risorgimentale didattico.

Dal Piemonte al Lazio, dal 29 agosto al 2 settembre la manifestazione più “hot” dell’estate tornerà a far battere forte il cuore di Rieti. Giunta all’ottava edizione, “Rieti cuore piccante” consentirà di scoprire il mondo del peperoncino e tutto ciò che lo circonda: degustazioni, convegni ed esposizioni saranno all’insegna di questa prelibatezza e del concetto di “piccante” visto da molteplici prospettive. Ogni sera sono in programma show cooking, si potrà curiosare fra i banchi di oltre 100 stand e visitare il Campo-catalogo al Centro sperimentale Carlo Jucci, ammirando al Chiostro di S. Agostino oltre 800 varietà diverse di peperoncino provenienti da ogni parte del Mondo; grande spazio sarà poi dato a mostre fotografiche e di pittura, kermesse artistico-letterarie, spettacoli musicali e intrattenimenti per bambini.  Ogni pomeriggio saranno inoltre proposte visite guidate alla scoperta della città e di Rieti Sotterranea, con i resti del viadotto romano costruito nel III secolo a.C. che, superando il fiume Velino, permetteva alla via Salaria di raggiungere la città evitando allagamenti.

A Sutri, in provincia di Viterbo, tornerà invece l’appuntamento con la Sagra del fagiolo. L’1 e il 2 settembre negli stand gastronomici i visitatori potranno gustare il tipico fagiolo regina con un filo d’olio della Tuscia ma anche con salsicce, cotiche, gnocchetti e insalata nelle tipiche ciotole di terracotta, insieme a carni alla brace e al corposo vino locale. Musica dal vivo, folclore e spettacoli vari faranno da divertente contorno ai 2 giorni di festa che prenderanno vita nel caratteristico centro storico di Sutri, che conserva tesori come il Parco Archeologico di un’antichissima Necropoli etrusco-romana con le suggestive tombe rupestri che sorgono proprio davanti alla via Cassia, l’Anfiteatro Romano e il Mitreo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta con la cripta di epoca longobarda e la Chiesa Templare di Santa Maria del Tempio, utilizzata come tappa nel cammino sull’antica via Francigena che dalla Cattedrale di Canterbury portava a Roma. Vero e proprio cuscinetto geografico tra l'Etruria a Nord e a Ovest, l'Agro Falisco a Est e Roma a Sud, Sutri sorge su un alto sperone tufaceo che domina, oggi come ieri, la via Cassia.

A Poggio Moiano (Rieti) è infine in programma sabato 1 sabato 1 settembre ?un percorso “da piazzetta a piazzetta” alla scoperta dei sapori più genuini della Sabina. Dalle 19.30 in poi si gusteranno le bruschette con il pomodoro e l’olio extravergine d'oliva Sabina D.O.P., i frittelli di cavolo e mela, le pizze fritte, i “maccaruni” con ragù sabino - una pasta all'uovo tagliata a mano talmente sottile da sciogliersi in bocca - la coratella e la braciola arrosto con cicoria, per poi chiudere con una carrellata di dolci tipici. Di tappa in tappa, si potranno scoprire gli angoli più belli di Poggio Moiano tra gastronomia, musica e tradizione: il borgo conserva uno splendido Castello e tante Chiese degne di nota come quelle di San Martino, San Sebastiano e Sant’Anna o la parrocchiale dell’Immacolata Concezione e San Giovanni Battista. Merita una visita anche l’edicola campestre di Santa Liberata, meta di pellegrinaggio in epoca antica perché la Santa era ritenuta la protettrice dei bambini affetti da gravi malattie, mentre gli amanti della natura potranno passeggiare nelle faggete del Parco dei Monti Lucretili.

A cura di www.fuoriporta.org

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