Lazio - Monti Aurunci e Costa di Ulisse

Lazio - Monti Aurunci e Costa di Ulisse

Redazione - @InMoto_it

01.06.2012 ( Aggiornata il 01.06.2012 13:33 )

Per chi non la conosce, la strada “Itrana” riserva scorci, panorami e incontri gustosi, e un finale inaspettato       IMK036A Spiaggia-monte con piglio da cronoscalata. Oppure il contrario. Da qualunque senso la si affronti, la vecchia statale della Valle del Liri, che attraversa il Parco dei Monti Aurunci, è celebre tra gli smanettoni per il suo tracciato panoramicissimo e scarsamente trafficato. Noi suggeriamo di affrontarla dall’uscita Ceprano dell’A1, in modalità turistica “surprise”. Superati svincolo, rotatoria e ponte sul fiume Liri, chi deve fare benzina può approfittare della pompa bianca sulla destra, subito al bivio per l’area archeologica di Fregellae (Immancabili il Museo e gli scavi: tel. 0775-9174327). La strada attraversa poi la Riserva naturale omonima, con un altro romantico ponte sul Liri. Dopo San Giovanni Incarico, antico confine Pontificio (torre e castello), ecco le prime curve per scaldare un po’ le gomme, sebbene in un paesaggio ancora antropizzato. Il monte si fa più deciso dopo l’abitato di Pico (castello d’Aquino dell’XI sec.), che molti motociclisti considerano il vero start di questa SR82. L’asfalto non è malvagio, ma si tengano gli occhi aperti. Al km 94, per esempio, è segnalata una frana. Si guida in leggera salita per una dozzina di chilometri, godendo e piegando tra faggi e pioppi, fino al “pit stop” naturale di Campodimele, sede del Parco (www.parcoaurunci.it). Il paese è pittorescamente issato sul suo cocuzzolo, raggiungibile con breve deviazione. I successivi 15 km, sempre attraverso gli Aurunci, sono altrettanto goduriosi. Con numerosi tornantoni da orecchie a terra ma anche presenza improvvisa di bestiame lungo la strada. Si superano poi la piana di Campello e il bivio per il Santuario della Madonna della Civita, che occhieggia dall’alto. Vasti uliveti di produzione delle celebri olive locali, ottime con la mozzarella di bufala, annunciano quindi l’abitato di Itri. Controllate che sia tutto in ordine: qui i carabinieri battono spesso. Dopo Itri, dominata dalla Fortezza (visite giornaliere), seguiamo la segnaletica per Sperlonga. Vi chiedevate prima cosa fosse la modalità “surprise”? Eccola. Dopo alcune curve di preambolo, la goduriosissima provinciale 105 si tuffa decisa verso il mare in un percorso mozzafiato, fino a planare sul panorama aperto dell’intera Riviera di Ulisse, dal Circeo a Gaeta. Il difficile è non distrarsi in staccata. 12114hqi

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento