Suzuki GSX-S 1000: la nostra prova

Suzuki GSX-S 1000: la nostra prova
Ecco come va la supernaked di Suzuki, la nuova GSX-S 1000

Redazione - @InMoto_it

30.03.2015 ( Aggiornata il 30.03.2015 18:37 )

Una naked agile, leggera e divertente: anche noi abbiamo giocato un po' con la Suzuki GSX-S 1000

La supernaked Suzuki GSX-S 1000 non punta sui cm3. No, per fare strada veloce scommette sul quattro cilindri di derivazione GSX-R 1000 K5, debitamente armonizzato nell'erogazione per meglio sposarsi con una personalità meno guerrafondaia di quella della supersportiva. L'indole non è però pacifica: i cavalli disponibili al polso destro sono 145, più che sufficienti a sentirsi strappare le braccia arrotolando la manopola destra. Ai cavalli si aggiunge una ciclistica sviluppata ad hoc, affilata e precisa. Sulle prime non ci aveva convinto il setup scelto per le sospensioni ma sono bastati due click all'anteriore (+2 precarico,+2 idraulica) per trovare un perfetto affiatamento con la nuda di Hamamatsu. Agilissima nel misto stretto, precisa quando bisogna seguire pedissequamente la linea imposta dal pilota, la GSX-S ha dimostrato di poter combattere ad armi pari con le regine del segmento, senza alcun timore reverenziale. Il quattro cilindri ha schiena e, soprattutto, un allungo entusiasmante. La corsa dell'ago del contagiri sembra non finire mai, in qualsiasi marcia. Correre è semplice, fermarsi altrettanto: l'impianto frenante Brembo (con pinze Monoblocco) è potente e corredato da un ABS sensibile ma per nulla invasivo. L'elettronica è ridotta ai minimi termini: controllo di trazione (regolabile su 3 livelli o escludibile) e antibloccaggio. A bordo della ipertrofica naked giapponese non si sente bisogno di altro: ai bassi regimi il propulsore è trattabilissimo e le sospensioni svolgono un ottimo lavoro regalando anche un discreto comfort di marcia. Ciò che più ci ha stupito? La maneggevolezza: la GSX-S è leggera e svelta al punto da ricordare da vicino le più grintose medie cilindrate (MV, ad esempio) pur conservando un'impronta “zen” di moto facile e (quasi) per tutti. Finiture curate, qualche vibrazione e nessun riparo aerodinamico, come ovvio. Per scoprirla davvero dovrete aspettare il prossimo numero di InMoto. Il prezzo, però, ve lo sveliamo: 11.990 Euro. Federico Garbin

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