Peugeot Metropolis 400

Peugeot Metropolis 400

Redazione - @InMoto_it

01.09.2013 ( Aggiornata il 01.09.2013 10:17 )

La Casa francese non rimane insensibile ai richiami del mercato interno, affamato di tre ruote, e lancia la sua personale interpretazione del concetto. Linea dal chiaro sapore automobilistico e rifiniture curate: non manca nulla per fare breccia anche da noi Per qualche anno la convivenza è riuscita, poi ai francesi è saltata la mosca al naso e con un “adesso glielo faccio vedere io!” i tecnici Peugeot hanno sfornato il Metropolis 400i, tre ruote costruito per piacere ai parigini, consumatori per eccellenza di scooter a triplice ruota. Fortunati, i vicini d’oltralpe riescono ad essere profeti in casa loro e il nuovo modello con il leone sullo scudo ha già bruciato tutti i record di vendita: la Casa si è trovata impreparata all’immediato successo e ha dovuto ritardare un po’ il lancio qui da noi. Alla fine però eccolo: il Metropolis ha scavallato le Alpi ed è qui con tutta la sua barocca ricercatezza. Il prezzo è in linea con la concorrenza: 7.720 Euro. C’è tanto, tantissimo del mondo auto dietro la carrozzeria di questa nuova creatura Peugeot e il motivo è più che nobile: tutto è nuovo, tutto è sviluppato internamente. Motore compreso, attenzione: il monocilindrico di 400 cm3 lo hanno fatto loro, proprio come quello che c’è intorno. Finiture, plastiche, strumentazione: il Metropolis parla la lingua che tutti capiscono, quella delle quattro ruote e a bordo ci si trova immediatamente a proprio agio, coccolati al punto che manca solo il tetto sulla testa, l’autoradio e poco altro. Obiettivo centrato quindi? Sì, il cliente tipo di questo tipo di mezzo cerca punti fermi e qui non ne manca nessuno. Con il valore aggiunto di una serenità ancorata alla certezza di avere solo una ruota in meno del solito. Da fermo La contaminazione fra mondo auto e mondo moto ha avuto un bel peso anche nella definizione estetica di questo tre ruote ed il risultato è, senza dubbio, eccellente. Nonostante dimensioni davvero imponenti, l’equilibrio generale e la cura riversata nei dettagli rendono il Metropolis 400 estremamente elegante e riuscito, in grado di guadagnarsi un posto di spicco nel panorama dei tre ruote. La linea ricalca gli stilemi delle ultime auto nate in casa Peugeot (208, 308, 5008) e riesce ad adattarsi perfettamente a proporzioni (non del tutto) motociclistiche offrendo un insieme originale e molto curato. A fare però la differenza con le proposte della concorrenza è la cura riservata ai dettagli e l’attenzione al particolare. Peugeot ha voglia di distinguersi e lo fa proponendo un mezzo ricercato e ricco: piace la soluzione della luce anteriore, piace il cruscotto automobilistico e il funzionale parabrezza. Il risultato d’insieme non farà certo innamorare i motociclisti vecchio stampo, non è quello l’obiettivo, ma avvicinerà al nostro mondo chi è abituato a mettersi in viaggio chiudendo la porta. C’è da sperare che ci riesca. AP2_4463 In sella Tecnici e designer hanno lavorato a braccetto per creare uno scooter in grado di mettere immediatamente a proprio agio chiunque grazie a dimensioni importanti ma non oppressive e tanti dettagli per sentirsi subito coccolati e protetti. Sicuri, in una parola. Il fatto che lì davanti ci siano indubbiamente due ruote allineate è solo suggerito da una carrozzeria imponente: le sensazioni non sono differenti da quelle provate a bordo di un qualsiasi maxiscooter ben progettato e costruito. Peugeot ha infatti riversato in questo progetto una bella dose della propria tecnologia. Al sofisticato avantreno, dotato di doppio triangolo in alluminio, coppia di assorbitori e singolo ammortizzatore centrale (soluzione differente da quella impiegata sull’MP3 Piaggio) ha affiancato un inedito monocilindrico di 400 cm3 in grado di erogare ben 37,2 CV che si adattano perfettamente alle possibilità granturistiche del mezzo. Il colpo d’occhio sulla strumentazione suggerisce la paternità: la continuità stilistica e funzionale con il mondo a quattro ruote è più che lampante e solo il manubrio motociclistico frena i parallelismi. Bello il ponte di comando, funzionale ed intelligente il parabrezza regolabile: l’attenzione per i dettagli salta immediatamente all’occhio e la sensazione di trovarsi a bordo di un mezzo studiato con attenzione è lampante. Confidenza La posizione di guida è comoda grazie ad una sella abbastanza morbida e bassa da terra: se non basta il blocco delle ruote e proprio ci tenete a mettere i piedi a terra sarà solo la pedana a creare qualche imbarazzo, ma la svasatura nella parte posteriore aiuta non poco. Qualche istante bisogna invece spenderlo per prendere confidenza con i comandi, facili ma non immediati. Per ottenere l’omologazione come “triciclo a motore” (guidabile quindi con patente di categoria B) il Metropolis impiega alcune soluzioni ormai dimenticate al mondo degli scooter a due ruote. Se per prendere confidenza con gli ingombri basta un istante, il freno a pedale chiede un minimo di esperienza in più perché fa lo stesso lavoro della leva sinistra (che c’è) ed è furbamente posizionato proprio dove si vorrebbe. E viene voglia di usarlo. La frenata integrale SBS (Synchro Braking System) viene infatti attivata sia dal pedale che dalla leva sinistra e il sistema di ripartizione fa sì che l’utilizzo di uno tolga potenza all’altro e viceversa. Insomma: se si vuole decelerare ci si può affidare al freno anteriore, comandato dalla leva destra, docile e modulabile, se si vuole frenare si deve scegliere fra pedale o leva sinistra e affidarsi ad un ottimo impianto combinato. Non è ancora pronto l’ABS, ma la potenza e la modulabilità non invitano ad invocarlo. C’è anche il freno a mano elettrico, all’occorrenza. La capienza è decisamente buona: la pedana piatta (il Metropolis è l’unico mezzo nel suo genere ad offrirla) non offre molto spazio ma è perfettamente supportata da un sottosella molto capiente e dal doppio accesso. La coppia di ruote che caratterizzano l’anteriore infonde subito una grande sicurezza, non c’è dubbio. Basta salire in sella e appoggiare le mani sul manubrio per capire che il Metropolis è qualcosa in più di uno scooter. Accomodati sull’ampio sellone, i chilometri scorrono senza fatica. _MG_3376b In marcia Chi viene dalle due ruote si troverà immediatamente a combattere con un avantreno roccioso che richiede qualche chilometro di apprendistato per essere compreso appieno. Nelle manovre da fermo si “rema” un po’ e anche in movimento, specie a basse velocità, il nuovo Peugeot richiede spinte decise: l’agilità non è il suo forte, ma la tenuta di strada è elevatissima e la sensazione preponderante, anche ad elevate angolature, è quella di essere alla guida di un mezzo eccezionalmente stabile. Anche se la coppia di ammortizzatori al posteriore sembra andare un po’ in affanno in percorrenza, tutte le reazioni eccessive vengono filtrate da un avantreno rigido e preciso, anche se pesante. Prendere confidenza è comunque questione di pochi chilometri, il tempo di capire che è meglio anticipare un po’ le curve ed esagerare gli spostamenti di carico. A dare una mano, in uscita dalle curve più strette c’è un motore che oltre ad essere preciso e silenzioso si è dimostrato assai potente. E veloce. Il Metropolis non delude affatto sul piano prestazionale e l’accelerazione vigorosa e costante è resa ancora più gustosa da un perfetto isolamento dalle vibrazioni e da un notevole allungo che permette di viaggiare serenamente a velocità autostradali, e oltre. Il parabrezza regolabile in altezza aiuta ad incrementare il comfort a bordo: l’isolamento è ottimo anche nella posizione più bassa e diventa eccellente sfruttando tutta l’escursione. La regolazione avviene tramite una praticissima coppia di tasti e trovare il giusto compromesso è questione di istanti. Dettagli, certo, che però parlano chiaro circa l’attenzione riversata in un progetto così ambizioso. Tra le tante particolarità di cui il Metropolis si fa vanto troviamo anche un inedito sistema di illuminazione diurno: una fascia verticale di cinque led, posizionata al centro dell’avantreno, aiuta a rendersi visibili agli altri utenti e segna un punto in più sulla sicurezza passiva. Elettronica amica E non è questa l’unica caratteristica che merita menzione: la chiave elettronica con trasponder che si attiva a due metri di distanza è un altro piccolo passo in avanti nel mondo scooter, così come il rilevatore di pressione dei pneumatici o il computer di bordo di chiara estrazione automobilistica. La Casa francese sa che i tre ruote faticano a far breccia nel cuore dei motociclisti “duri e puri”, ma sa anche perfettamente che migliaia di automobilisti permuterebbero volentieri una ruota della loro auto con un po’ di agilità in più. E il Metropolis strizza l’occhio proprio a loro. Questo è il motivo per cui poco importa se non ha la disinvoltura di un due ruote e la forza di una moto. Ha stile, fascino, e ricercatezza. Offre comfort ed è in grado di dare risposte sensate anche ai più viziati automobilisti. Come potersi fermare senza mettere giù il piede o sapere che anche se dietro è solo una, davanti c’è la solita coppia di ruote. Certo, si poteva fare più leggero, più minuto e meno costoso. Ma quelle risposte, Peugeot, le ha già date con il resto della gamma.

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