Harley-Davidson Road Glide e Street Glide: ed è American Dreamin’

Harley-Davidson Road Glide e Street Glide: ed è American Dreamin’#sottoesame

Abbiamo provato sulle strade francesi le due nuove tourer della casa di Milwaukee. Le abbiamo portate a diverse andature, poi abbiamo capito come usarle e… ve le raccontiamo!

16.02.2024 15:37

Avvicinarsi al mondo Harley-Davidson significa calarsi in una cultura diversa, fatta di grosse moto costruite intorno a motori di gran carattere, con una cura del particolare fuori dal comune. Un qualcosa che abbiamo toccato con mano, partecipando al lancio europeo delle nuove Street Glide e Road Glide.

Siamo sulle strade francesi delle Alpilles, in Provenza, e della Camargue, e le due moto presentate si inseriscono nel filone delle Grand American Touring Motorcycles, le tourer di tipica impostazione statunitense. Si tratta di due modelli assai simili fra loro, le cui differenze principali sono nei cupolini e nei manubri. Il cupolino della Road è montato sul telaio della moto, e il manubrio è decisamente alto; il cupolino della Street al contrario è vincolato alla testa della forcella, e ruota con il manubrio, che a sua volta è decisamente più basso. Differenze estetiche, che secondo qualcuno si riverberano anche sul comportamento della moto. Ma di questo parleremo fra poco.


Street Glide (a sinistra) e Road Glide a confronto

Un rinnovamento che punta ad armonia ed ergonomicità

Il punto di partenza è il rinnovamento estetico, figlio dell’esigenza di far sì che tutte le linee avessero un andamento razionale e accordato, contribuendo a dare armonia all’insieme. Ma anche efficienza aerodinamica. Ecco allora ridisegnati i cupolini, con dei rinnovati gruppi ottici che integrano le luci di direzione, e che contribuiscono anche di notte a rendere visibile e riconoscibile il disegno caratterizzante di queste due moto. Con il faro a Omega della Street, al quale si affiancano i due baffi luminosi che rimandano al disegno “Batwing” caratteristico del modello; o con il faro rettangolare della Road, che sormonta una linea a Led che disegna l’andamento di una doppiavu.

Harley-Davidson Road Glide e Street Glide

Harley-Davidson Road Glide e Street Glide

I modelli 2024 delle due tourer americane appaiono profondamente rinnovati già dall'estetica. Ma modifiche importanti sono arrivate anche al motore e al comparto delle sospensioni. Oltre che all'accessoristica e all'ergonomia.

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È stato rivisto anche il disegno del serbatoio, ora realizzato in acciaio leggero, cosa che ha consentito di ridurne il peso di un chilogrammo. E nuova è pure la sella, ora più confortevole per il pilota, e soprattutto per il passeggero, che nelle precedenti versioni era un po’ sacrificato. Da segnalare tra l’altro che proprio la correlazione tra sella, manubrio e pedane è studiata per far ruotare il bacino del pilota in posizione neutra rispetto alla colonna vertebrale, per ridurre l’affaticamento di schiena e collo. Leggermente differenti le altezze della seduta del pilota, pari a 664 mm per la Street e a 658 per la Road.

Rimanendo in tema di ergonomia, il manubrio della Road Glide può essere ruotato fino a 27 gradi, per modificarne l’angolo. E per la leva del freno su entrambe è stato adottato un comando che ne regola la distanza dalla manopola.

Ancora all’insegna del comfort sono stati montati nuovi ammortizzatori, con un’escursione aumentata del 50% rispetto al modello 2023: da 54 a 76 mm. Rimane però il limite di dover smontare il baule posteriore destro per regolare il precarico.

Il motore giusto per la vibrazione giusta

Il propulsore è uno dei pezzi forti di queste due moto. Siamo di fronte al classico bicilindrico a V di 45°, che in questa versione ha una cilindrata di 117 cubic inches, vale a dire 1.923 centimetri cubi. Un motore pienamente inserito nella tradizione Harley, con la distribuzione ad aste e bilancieri; ma che è pure moderno, con la sua raffinata elettronica di gestione, che ben si accoppia alle 4 valvole per cilindro, alla doppia accensione o alle testate raffreddate a liquido. Con la particolarità che il liquido fresco entra prima nella testata del cilindro posteriore, e poi in quello anteriore. Perché da sempre i motori a V longitudinali soffrono un po’ il caldo con il cilindro posteriore. E in questo caso Harley ha voluto anche curare particolarmente il confort del pilota, evitando che le sue gambe fossero investite da un calore eccessivo in estate. Per questo è stato condotto un lungo studio in galleria del vento.

I dati delle prestazioni parlano di 107 cavalli a 4.600 giri/min, ma soprattutto di 176 Nm di coppia massima a soli 3.250 giri/min. E in questi numeri è racchiusa buona parte dell’anima di questa moto. Tradizionale, senza disdegnare l’adozione della più moderna elettronica, all’insegna dell’efficienza, ma anche della sicurezza.

Sulle due nuove Harley debuttano allora tre riding mode selezionabili dal pilota, ed è la prima volta. Ma all’insegna della sicurezza ci sono anche tantissimi controlli elettronici: Cornering Electronically Linked Brakes (C-ELB), Cornering ABS (C-ABS), Cornering Traction Control (C-TCS) con differenti modalità selezionabili, Cornering Drag Torque Slip Control (C-DSCS), Vehicle Hold Control (VHC) e Tire Pressure Monitoring (TPMS).

Nuovo anche l’Infotainment


Quattro possibili configurazioni del display da 12,3 pollici delle nuove Harley

Quando ci si siede in sella colpisce il display da 12,3 pollici della nuova strumentazione. Un dispositivo TFT a colori che può essere programmato per offrire diversi tipi di visualizzazione. Lo si gestisce comodamente con i comandi al manubrio, ma all’occorrenza è anche uno schermo touch, capace di rispondere ai nostri comandi pure se indossiamo i guanti o sotto la pioggia. Ai lati ci sono invece i due diffusori acustici da 50 Watt l’uno. E pure in questo caso possiamo utilizzare i comandi al manubrio per switchare dalla radio FM a quella Dab, fino alla musica del nostro smartphone, che ovviamente possiamo connettere al display.

Più le conosci più le ami

Più che salire in sella, su queste due Harley ci si siede dentro la moto. Il motore si avvia generando una prima forte vibrazione che ne tradisce la cubatura elevata. Una volta acceso però gira tondo tondo, con un borbottio deciso.

Chi non è abituato fatica a trovare la leva del cambio per inserire la prima: sta molto più avanti di quanto ci si aspetti. La partenza però è facile e morbida. E appena le ruote si mettono a girare si dimenticano i 368 kg di peso della Street, che salgono a 380 per la Road (dimagrite tra l’altro rispetto alle versioni 2023, rispettivamente di 8,2 e di 7,3 kg). Entrambe le moto diventano facili da guidare su strade aperte e invitano a rilassarsi e a contemplare il territorio nel quale ci si muove.

Difficoltà? Qualcuna ce n’è, ma è data esclusivamente dall’esigenza di conoscere le sensazioni di guida delle due moto. Scendiamo un po’ sul tecnico? Per dare stabilità a questi due pachidermi si è scelta la soluzione di aumentare l’avancorsa, fino a 170 mm per la Street e a 173 per la Road. E per le piastre della forcella si è scelto un offset negativo. Il risultato è una moto stabilissima anche andando forte. Ma nelle manovre da fermo va un po’ capita; poi la si padroneggia al meglio, come qualunque harleysta sa fare.

Abbiamo iniziato la nostra prova inerpicandoci sulle strade tortuose della zona delle Alpilles. E abbiamo fatto andare le due Harley a un ritmo decisamente non da tourer. Abbiamo scoperto così che se la cavano anche se si vuole andare allegri. Il motore spinge forte se serve, magari senza allungare troppo. E la ciclistica è molto coerente, a patto di tenerne a mente le dimensioni e la massa. Però si frena, si piega discretamente (la pedana sinistra è la prima a toccare) e si accelera.

Poi siamo scesi in Camargue, sul mare. E lo abbiamo fatto rallentando molto il nostro ritmo. Così ci siamo innamorati delle due Harley. Perché ogni moto è pensata per un ben preciso utilizzo; e sia la Street Glide che la Road Glide sono pensate per camminare con il motore tra i 1.500 e i 3.000 giri/min. Certo che si può salire, ma il massimo queste due moto lo danno quando si fa frullare il bicilindrico a basso regime con una marcia alta. Ci si dimentica quasi subito di utilizzare il cambio, e si cominciano ad apprezzare quelle che nel lessico abituale vengono chiamate Good Vibrations, le vibrazioni giuste che il motore trasmette a tutta la struttura, rendendo la Street e la Road due moto vive. Vibrazioni non eccessive, perché da molto tempo alla Harley hanno lavorato per equilibrare i loro grandi motori (c’è un contralbero di bilanciamento) e per isolarli in parte dal resto della moto. Così ci si ritrova a gustarsi la natura circostante, gli aironi e i cavalli Camargue tipici della zona, mentre la bombardona ti porta a spasso a 85 km/h con un filo filo di gas. E quando le strade diventano più strette e tortuose, magari attraversando i paesini, si impara a scorrere in seconda, sentendosi parte dell’ambiente che attraversiamo. Eccola l’anima Harley, ecco il senso di queste moto.

Ora vi starete chiedendo quali sono le differenze fra le due. Dinamicamente avrebbero poche differenze una dall’altra, perché sostanzialmente sono veramente molto simili. E nonostante qualcuno ci avesse detto che la Road è più stabile sul veloce per via del cupolino fissato al telaio piuttosto che alla forcella, dobbiamo dire che non abbiamo rilevato differenze fra le due: sono entrambe stabilissime, anche quando le velocità crescono sin troppo su strade neanche troppo regolari e ricche di curve. La Street ha però un carattere decisamente più vicino a quello di una moto turistica, mentre la Road ha un’impostazione decisamente più biker.

La differenza è nel manubrio. Quello alto si rivela più comodo quando ci si culla fra le curve ad andature particolarmente blande, quello più basso va invece meglio nelle svolte a bassissima velocità e sul veloce. Globalmente chi scrive ha apprezzato di più la versione con manubrio basso, la Street Glide, apparsa molto equilibrata in tutte le situazioni. Ma questa è una valutazione soggettiva che non tiene conto della lunga e infinita storia dei manubri alti, che molti motociclisti (o dovremmo dire bikers?) amano senza mezze misure.


Ultima annotazione per dire che la Street Glide e la Road Glide sono entrambe disponibili in 8 (curatissime) colorazioni, con prezzi a partire dai 32mila e 200 euro. Poi ovviamente c’è il ricco catalogo di accessori ufficiali Harley-Davidson, perché si dice che non esiste un’Harley uguale all’altra, e la spinta alla personalizzazione di queste moto è molto forte. Ma questo è un altro discorso.

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