Test KTM 990 Duke, i voti del #SottoEsame

Test KTM 990 Duke, i voti del #SottoEsame#sottoesame

La nuova Duke di “media” cilindrata è una naked incredibilmente veloce, maledettamente divertente e…decisamente costosa. L’abbiamo provata in una giornata uggiosa e vi raccontiamo come si guida in questo #SottoEsame

Redazione - @InMoto_it

11.02.2024 ( Aggiornata il 11.02.2024 16:40 )

30 anni fa nasceva il nome Duke, la prima moto da strada di KTM. Un’azienda che, allora, costruiva per lo più moto da enduro/motocross, al massimo qualche motard raffazzonato. La ricordo bene, la prima Duke: aveva le leve di freno e frizione diverse, un motore grezzo e scalpitante, un’affidabilità dei componenti…diciamo discutibile. Da allora, KTM è cresciuta a dismisura, si è affermata nel mondo come brand tecnologico e oggi, per il 30esimo anniversario della Duke, propone questa 990 Duke, che intende affermarsi come regina delle naked da strada, per prestazioni e sfruttabilità. L’abbiamo guidata durante una giornata (ahinoi) piuttosto uggiosa e vi raccontiamo come se l’è cavata alla prova del nostro #SottoEsame.

KTM 990 DUKE: DESIGN

Come già detto per altri modelli, Kiska è così, o lo ami o lo odi. Certamente colpisce, come il gancio di un pugile allenato. La KTM 990 Duke (che non centra nulla con la 990 Super Duke del 2005 e successivi) ha uno sguardo davvero stralunato, prima di tutto per il suo faro alieno-simil-transformer. Se per voi è troppo appariscente, potete sempre optare per la colorazione nera, decisamente più “sobria”…Ottimi invece i livelli di finiture e dettagli. VOTO 7,5

KTM 990 DUKE: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONE

Di fatto, la 990 Duke evolve la 890, ma cambia praticamente ovunque. Il motore deriva dall’LC8c, quindi è un bicilindrico parallelo, ma sono nuovi i pistoni, le bielle, l’albero motore, il radiatore…In generale è un motore più grosso (947 cc) e con inerzie maggiori, che dovrebbe garantire una risposta meno brusca ma più fluida. I valori sono da riferimento, se parliamo di cilindrate intermedie: 123 CV a 9.500 giri e 103 Nm a 6.750 giri. Rispetto al passato adotta anche un nuovo impianto di scarico, che gli consente di essere in regola con la normativa Euro5+. Lavora in abbinata a un pacchetto elettronico completissimo: si parte dal nuovo schermo TFT a colori di 5 pollici con bordi arrotondati (integra una presa USB-C), dal quale si regolano cinque riding mode: Rain, Street, Sport e gli opzionali Performance e Track. Grazie alla nuova piattaforma inerziale a 6 assi vengono regolati il controllo di trazione, l’anti-wheelie, l’ABS (disponibile la modalità Supermoto, che lo disabilita al posteriore), la mappa motore e anche il livello di potenza (in Rain è ridotta a 105 CV). Da segnalare anche il nuovo faro a LED, un pugno luminoso realizzato in un mix di plastica e fibra di vetro che integra il logo KTM cromato. Le luci di posizione sono sui bordi e auto-regolano la loro intensità grazie a un sensore integrato nel cruscotto. A livello elettronico, si segnala anche la presenza del launch control (partenze a razzo) e del cruise control. Il motore è abbracciato da una ciclistica altrettanto evoluta. Il telaio mantiene la struttura principale (è un traliccio in acciaio), ma è generalmente più rigido, sia in senso laterale che torsionale. Per compensare questi aumenti, la rigidezza del forcellone (che ora è privo di cavità) è stata ridotta del 35%, migliorando la trazione quando il pilota chiede il massimo. Rispetto ai precedenti modelli Duke, è diverso l’andamento dei tubi: ora infatti il telaio passa all’esterno del forcellone, permettendo valori di rigidezza maggiori, specialmente in torsione. Il telaietto è in alluminio e integra l’airbox e la presa d’aria sotto la sella. Le sospensioni hanno lunga escursione, 140 mm, e sono delle WP APEX regolabili. Infine, la nuova sella è più piatta, per risolvere il problema dello scivolamento in avanti; l’altezza della seduta è di 825 mm. Il peso è di 179 kg (senza benzina). VOTO 9

KTM 990 DUKE: COMFORT ED ERGONOMIA

La Duke è sempre stata un ibrido a metà tra il mondo naked e il mondo motard, ma con questa 990 in KTM si sono sbilanciati decisamente verso la prima categoria. Ci si accomoda dentro la moto, non sopra come in passato. Si ha la sensazione di essere inseriti anche per via di un serbatoio decisamente pronunciato e strettissimo tra le gambe. In generale la sensazione di snellezza è sempre stupefacente, la Duke dà l’impressione di essere un attrezzo progettato con lo scopo della massima agilità. La sella però non è così bassa da terra e non è nemmeno così confortevole. Il manubrio è largo e posizionato correttamente per guidare in maniera più dinamica che rilassata. Vibrazioni? Ben poche. VOTO 8

KTM 990 DUKE: PIACERE DI GUIDA

Immagine la frustrazione: ho per le mani quella che potrebbe essere l’arma definitiva per la guida su strada (questa è la descrizione di KTM, e in effetti sembra avere tutte le caratteristiche per esserlo) e il meteo cosa fa? Decide che dopo pochi chilometri di guida comincia a piovere. O sarebbe meglio dire "diluviare". Mi sento come un bimbo a cui hanno fregato la marmellata...Tra un’imprecazione e l’altra però qualcosa del carattere della KTM 990 Duke è comunque emerso. Ed è qualcosa di decisamente gradevole. Con freddo, vento e acqua, l’ultima cosa che vuoi è una moto scorbutica; la 990 Duke è l’esatto opposto. Possiede quella straordinaria e preziosa caratteristica di riuscire a parlare da subito col pilota, che dal canto suo si sente un tutt’uno col mezzo. E questo succede quando ogni componente è accordato, amalgamato, studiato a misura d’uomo. Oltre all’ergonomia azzeccata e perfetta per guidare all’attacco, c’è una risposta al gas semplicemente eccezionale. Il bicilindrico in linea è un petardo pronto a esplodere, ma il pilota può gestire la situazione con estrema precisione. Rispetto al passato, a sensazione direi che il nuovo LC8c ha più inerzia, nel salire e scendere di giri, ma ha una spinta più consistente, soprattutto in allungo. Ed è accompagnato tra l’altro da un quickshifter che è una vera schioppettata, sempre rapido e veloce. Anche il lavoro svolto sulla ciclistica ha generato effetti evidenti. La nuova 990 Duke rimane una naked che fa dell’agilità e della rapidità di esecuzione il suo punto di forza; tuttavia non possiede più quella stupefacente capacità che aveva la 890 (soprattutto la versione R) di chiudere le traiettorie col pensiero. Come se al centro della curva ci fosse una corda che ti tirava verso l’interno. La 990 non è così estrema da questo punto di vista, in compenso porta con sé una massiccia dose di stabilità in più. Un comportamento più sportivo, da moto da strada fatta e finita. Sul bagnato ho apprezzato anche gli pneumatici di primo equipaggiamento, i Bridgestone Battlax S22, per via soprattutto della sensazione di grip anche su asfalti viscidi. L’elettronica? Sempre vigile e attenta, ma ben poco invasiva. VOTO 9

KTM 990 DUKE: RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

KTM si sta posizionando sempre più tra i brand premium, quantomeno per il prezzo: si parte da 15.230 euro, decisamente superiore a concorrenti dello stesso segmento. È vero che la Duke sul piatto mette prestazioni da riferimento e un sacco di tecnologia, ma una Street Triple RS costa quasi 3.000 euro meno…Furba la “Demo Mode”, che consente di provare tutti gli optional elettronici per i primi 1.500 km, senza costi aggiuntivi. A quel punto il cliente può decidere quali caratteristiche acquistare, o se continuare a guidare senza di esse. VOTO 6

KTM 990 DUKE: CONCLUSIONI

Un primo assaggio “bagnato” non può certo decretare le sorti di una moto, ma anche così è stato impossibile non riconoscere una solidità di progetto stupefacente. La 990 Duke ha tutte le carte in regola per imporsi come regina nel segmento di naked di media cilindrata; certo, il prezzo potrebbe scoraggiare, ma il pacchetto c’è ed è incredibilmente valido. VOTO FINALE 7,9

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