Honda Africa Twin Adventure Sports 2024: i voti del #SottoEsame

Honda Africa Twin Adventure Sports 2024: i voti del #SottoEsame#sottoesame

Una delle regine “all-terrain” si rinnova: più feeling su asfalto senza perdere la proverbiale attitudine off-road. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, ecco con quali voti ha superato il nostro test

26.01.2024 ( Aggiornata il 26.01.2024 16:37 )

Quando capisci che il momento di partire alla scoperta del mondo è finalmente arrivato, la prima cosa di cui hai bisogno è una compagna all’altezza. E tra le proposte del mercato è impossibile non pensare alla Honda Africa Twin.
La tuttoterreno giapponese, sinonimo di avventura e viaggi impegnativi, si è rinnovata di recente. In particolare, la versione top di gamma, l’Adventure Sports, ha messo in campo un’inedita ruota anteriore da 19’’, sospensioni di minore escursione e tanti accorgimenti, per riuscire a incrementare l’efficacia sui percorsi asfaltati; e questo, con la promessa di sacrificare poco o niente della proverbiale attitudine off-road. Almeno così giura Honda!
Per scoprire se è tutto vero, siamo volati in Portogallo, in Algarve, per mettere alla prova l’ultima “Sports”, sia in versione manuale che DCT. Di seguito, l’analisi “voce per voce” nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualità/prezzo; sul prossimo numero di In Moto, invece, la prova completa con tanti approfondimenti.
A scanso di equivoci, ricordiamo che la rinnovata versione “standard” dell’Africa Twin (così come la ES) mantiene la ruota anteriore da 21’’ e un’impostazione maggiormente fuoristradistica. Ne parleremo più avanti in un test dedicato.

HONDA AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS 2024: DESIGN

È la più maestosa delle Africa Twin. Nel rispetto di linee diventate ormai icastiche, l’ultima Adventure Sports mantiene un design fedele a quello del modello precedente nonostante il nuovo cupolino e l’arrivo di carene ridisegnate che ne enfatizzano i “muscoli”. Un look che piace. E che riscuote consensi, sin da quando l'endurona dell’Ala è tornata ad animare i listini.
Da rivedere, però, su questa my 2024, è forse il posizionamento dei faretti supplementari (optional): d’accordo, in basso, come sul precedente modello, erano più “esposti” ma il ricollocamento appena sotto il gruppo ottico (ma al di sopra della linea di carena) appesantisce un pizzico troppo la bellissima estetica dell’avantreno.
Promossa a pieni voti, invece, è l'ultima evoluzione della livrea Tricolour… semplicemente magnifica! VOTO: 9

AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONE

Prima di analizzare le maggiori novità, partiamo dalla meccanica anch’essa aggiornata. Il bicilindrico parallelo di 1.084 cc mantiene invariata la potenza massima di 102 CV ma riceve un boost di coppia motrice del 7%: 112 Nm a 5.500 giri/min invece dei precedenti 105 a 6.250 giri; quindi, ora, è più corposa e più in basso. Con un rapporto di compressione che passa da 10,1:1 a 10,5:1, è stata data attenzione anche alla fasatura delle valvole e il flusso d'aria tra airbox e condotti è stato rivisto, così come la struttura interna dello scarico (ora più leggero, con tubi interni maggiorati e… un sound più piacevole). Ovviamente, anche le mappature sono state ricalibrate, come anche le logiche di funzionamento del DCT, soprattutto nelle manovre a bassa velocità, con cambi marcia più fluidi e riconoscimento delle curve più preciso. In particolare sono state aggiornate le mappe di rilascio delle frizioni, ora con feedback sull’impianto di iniezione. 
Invariati, sono il telaio a semi-doppia culla in acciaio, con forcellone in alluminio derivato dalla specialistica CRF450R, e il telaietto reggisella in alluminio imbullonato. Mentre le grandi novità a bordo riguardano l’inedita ruota anteriore da 19’’ (entrambe hanno cerchi a raggi tangenziali tubeless, con il posteriore che mantiene la gomma 150/70-18” e l’anteriore che passa alla 110/80-19''), e l’escursione delle sospensioni a controllo elettronico Showa EERA con una nuova taratura e ridotte di 20 mm (ora, 210 all’anteriore e 200 al posteriore). Le impostazioni di base sono ancora 4: Hard, Mid, Soft e Off-road (collegate ai Riding Mode), più le modalità User per la massima libertà di scelta. Si può inoltre selezionare il precarico molla dell’ammortizzatore posteriore, in modo da tenere conto delle condizioni di guida: da solo, con passeggero, da solo con bagagli, con passeggero e bagagli. Per il 2024 questa selezione è possibile anche in movimento. Tutte le modifiche appena descritte hanno lo scopo di rendere l’Africona più precisa e godibile sui percorsi asfaltati. Il serbatoio ha una generosa capienza di 24,8 L e il peso con il pieno di benzina è di 243 kg (253 kg per la versione con cambio DCT). 
La dotazione elettronica rimane di riferimento. La piattaforma inerziale IMU a 6 assi sovrintende a tutti gli ausili alla guida: controllo di trazione HSTC a 7 livelli, cornering ABS a 2 modalità, antiwheelie a 3 livelli (che sulla versione con cambio DCT influisce anche sui cambi marcia in curva). L’acceleratore Throttle By Wire offre 6 Riding Mode, 4 preimpostati più 2 completamente personalizzabili. Lo schermo TFT touch a colori di 6.5” integra Apple CarPlay e Android Auto (proprio come sulle macchine) oltre all’immancabile connettività Bluetooth. Un ulteriore schermo LCD, più piccolo, in basso, amplia la gamma di informazioni visualizzate. L’impianto luci è full-LED e dotato di luci diurne DRL e cornering lights. Di serie, ci sono il Cruise Control, le manopole riscaldabili e la presa da 12 V.
In conclusione, nonostante - rispetto ad altre proposte sul mercato - manchino gadget tecnologici come i radar con relativi sistemi associati (vedi il cruise control adattivo) si tratta di un mezzo, ancor di più in versione DCT, dalla dotazione moderna e completa. VOTO: 9

AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS 2024: ERGONOMIA E COMFORT

L'inedita impostazione del mezzo, con una destinazione d’uso più improntata all’asfalto, non ha snaturato l’immediata sensazione di confidenza e familiarità che da sempre caratterizza le “Twin”. Anzi, l’ha incrementata. La nuova seduta (più bassa e confortevole, grazie ad uno strato di schiumato supplementare), è posta a 855 mm, ribassabile a 835 mm. Uno degli effetti di questo nuovo assetto è lo spostamento del baricentro della moto verso il basso, così da migliorare la manovrabilità a velocità ridotta e facilitare l’appoggio dei piedi. La luce a terra è scesa a 220 mm (30 mm in meno rispetto alla versione precedente con ruota da 21’’). L’interasse misura 1.550 mm mentre, rispettivamente, angolo di sterzo e avancorsa misurano 27,5° e 106 mm (i valori del precedente modello erano 1.575 mm, 27,5°, 113 mm). Numeri che si traducono in un'aumentata facilità di manovra, particolarmente gradita soprattutto a pieno carico, da fermo o a bassa velocità. Il raggio di sterzata e la distribuzione dei pesi favorevole danno la percezione di poter governare la moto in ogni situazione senza sforzo, rendendola confidente verso piloti di (quasi) tutte le taglie e livello di esperienza. Il manubrio largo, l’altezza della seduta, il posizionamento delle pedane, tutto - in buona sostanza - contribuisce a far sentire subito a proprio agio. 
A bordo, il comfort di marcia è alto (anche per il passeggero, che può contare su un’ampia sella e appigli solidi) e si possono percorrere tanti chilometri senza problemi. Le vibrazioni sono ridotte e buona è anche la protezione aerodinamica offerta dalle carene e dall’ampio cupolino settabile su 5 posizioni. Di quest’ultimo, però, non convince a pieno il sistema di regolazione dell’altezza (senza attrezzi), meno intuitivo e pratico, nell’utilizzo, rispetto ad altre soluzioni adottate dalla concorrenza. Altra nota negativa riguarda il blocchetto al manubrio di sinistra, che in particolare sulla versione DCT è davvero molto affollato (come sulla precedente versione), col rischio di “perdersi” tra i tasti; per fortuna la strumentazione con schermo di tipo “touch” rende la selezione di molti parametri veloce e immediata… a portata di dito.
In termini di praticità d’uso, apprezzabile è il portapacchi in alluminio di serie integrato. VOTO: 8,5

AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS 2024: PIACERE DI GUIDA

Lo scopo dei progettisti Honda era quello di regalare una nuova identità all’Adventure Sports, rendendola più “stradale”; più precisa ed efficace tra le curve.
Senza girarci troppo intorno: missione riuscita! Non che col 21 l’Africona abbia mai deluso sui percorsi asfaltati, ma è fuor di dubbio che ora, col 19 davanti (e con il nuovo setting delle sospensioni) in termini di velocità nei cambi di direzione, feeling con l’avantreno e soddisfazione nella guida più sportiva, si viaggia su un altro binario. Puoi farla danzare morbida su una statale ondulata, godendoti il paesaggio e il piacere di dominare la strada tipico delle enduro/crossover; oppure, scatenarla senza riguardi tra le curve quando scatta l'ora dell’adrenalina… lei, non si tira mai indietro. Pur non vantando potenze record, il bicilindrico ha forza a sufficienza per gratificare sul piano delle performance; soprattutto ora, con il boost di coppia ai medio/bassi che trasmette un’inedita muscolarità quando si riprende il gas in mano. 
La giusta potenza, ma anche una precisione chirurgica. Il mix di telaio e sospensioni elettroniche sostiene ogni intenzione del pilota. Queste ultime, in particolare, grazie alla capacità di leggere costantemente la situazione e adeguarsi a stile di guida e condizioni del fondo stradale regalano un feeling inesauribile. Quasi impossibile mandarle in crisi! E così, ci si ritrova in un attimo a disegnare traiettorie millimetriche sull’asfalto, con l’incisività di uno scalpello e l’agilità di una gazzella. 
Tanta rapidità tra le curve, quindi, ma anche un’ottima capacità di arresto, grazie a un impianto frenante infaticabile e sempre modulabile nella risposta. I più tradizionalisti, probabilmente, la preferiranno in versione con cambio manuale ma è fuor di dubbio che la nuova Adventure Sports con ruota da 19’’ trovi nel DCT la quadratura del cerchio. Un sofisticato “cervello” (ulteriormente affinato), che si occupa di gestire le cambiate in maniera automatica (al netto della possibilità di poter intervenire comunque in maniera manuale), mantenendo il motore sempre prossimo al regime di rotazione ottimale in funzione del percorso e del tipo di guida. In questo modo si massimizzano resa e performance, lasciando al pilota la possibilità di concentrarsi solo sulle traiettorie. Un beneficio, che se da un lato su strada si fa apprezzare, è in off-road che può fare la differenza. Non tutti gli appassionati di viaggi, anche impegnativi, infatti, sono allo stesso tempo campioni di enduro. Così, è facile pensare che in tanti, magari meno avvezzi al fuoristrada, non disegneranno, al momento di affrontare tratti in off, la possibilità di affidarsi a un sistema che permette  di concentrarsi solo sulla traccia sterrata senza doversi preoccupare di cambio e frizione. E in questo modo, anche i percorsi più accidentati diventano improvvisamente più semplici e approcciabili.
E se pensate che sulla nuova Adventure Sports, l’assenza della ruota da 21 abbia snaturato l’indole fuoristradistica tipica dell’Africa Twin, attenzione, perché in piedi sulle pedane, si ritrova invece tutta la capacità di questa Honda di cavarsela (e risultare credibile) in ogni situazione. Certo, rispetto al precedente modello, si riduce l’allure di inarrestabilità. L’alone da moto che non teme ostacoli. Ma sugli sterrati normali, fino ai percorsi di media difficoltà, con il treno di gomme giuste (è prevista la doppia omologazione) si arriva ovunque, senza problemi. Massimo controllo e feeling totale. VOTO: 8,5

AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS 2024: RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

Questa nuova versione propone una dotazione tecnica di livello e un’elevata la cura costruttiva, nonostante qualche piccolo neo: come le plastiche del cupolino apparse di qualità inferiore rispetto alle altre utilizzate a bordo (e comunque, non in linea con la qualità complessiva della moto). Ad ogni modo, il prezzo di listino non è bassissimo ma comunque adeguato: per la versione DCT si parte da 20.490 euro, mentre ne occorrono 19.290 per la manuale. Cifre a cui va aggiunto l’esborso per tutti quegli accessori (a partire dal set di valigie) necessari a far esplodere a pieno il potenziale da viaggiatrice "all-rounder" di questa Honda. VOTO: 7,5

HONDA AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS 2024: CONCLUSIONI

Honda Africa Twin Adventure Sports 2024: la gallery del test

Honda Africa Twin Adventure Sports 2024: la gallery del test

Abbiamo provato l'ultima evoluzione della "tuttoterreno" giapponese in Portogallo, lungo i percorsi, asfaltati e non, dell'Algarve

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Un vero cavallo di razza. Una moto che rimane un riferimento nel panorama delle avventurose senza confini, capace, in quest’ultima evoluzione, di mettere in campo un equilibrio inedito. Il mezzo ideale per chi non vuole cedere agli eccessi delle maxi, distinguendosi, però, dalla schiera delle enduro/crossover sotto i 1000 cc.
Sarà forse questo il segreto del suo successo?
Probabilmente. Insieme all’unicità: come lei, non c’è nessuna!
VOTO FINALE: 8,5

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