Honda CMX1100 Rebel Tour DCT: i voti del #SottoEsame

Honda CMX1100 Rebel Tour DCT: i voti del #SottoEsame#sottoesame

Grazie alla semi-carenatura fissa e alle valige laterali rigide, propone comfort e una buona capacità di carico. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, scopriamo con quali voti ha superato il nostro test

15.05.2023 ( Aggiornata il 15.05.2023 11:33 )

Dopo la “piccola” 500, il progetto Rebel della Casa dell’Ala si è arricchito di una nuova protagonista: la CMX1100. Una big-custom, dallo stile ricercato e contemporaneo, che da quest’anno è disponibile anche in un’inedita versione bagger con la sigla CMX1100 Rebel Tour DCT. In Italia è disponibile nella sola versione con cambio a doppia frizione DCT e l’abbiamo testata di recente durante un appassionante tour del Portogallo. Di seguito, l’analisi “voce per voce” nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualità/prezzo.

Honda CMX1100 Rebel Tour DCT: DESIGN

Se si amano le bagger e i mezzi che, pur rientrando in una determinata categoria la interpretano a modo loro, di sicuro non si rimarrà indifferenti davanti alla Rebel Tour. Una moto che mescola elementi classici del mondo custom a stilemi più moderni e contemporanei, creando un mix dalla forte personalità. Elementi caratterizzanti sono sicuramente la carena anteriore, che domina l’avantreno “avvolgendo” strumentazione e manubrio; le borse integrate e il serbatoio dall’inclinazione molto accentuata che segue lo sviluppo longitudinale del telaio. Il tutto declinato in un black look da vera signora della notte. E tra l'altro, il Gunmetal Black Metallic è l’unica colorazione prevista per l’Italia. VOTO: 7,5

CMX1100 Rebel Tour DCT: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONE

Il motore è sempre il bicilindrico frontemarcia di 1.084 cm3 derivato dall’Africa Twin, in questo caso in grado di erogare 87 CV di potenza massima e 98 Nm a 4.750 giri/min di coppia. Mentre l’elettronica vanta controllo di trazione, Wheelie Control, Cruise Control e 4 Riding Mode (Standard, Rain, Sport e User, quest’ultimo completamente personalizzabile) e comando del gas Throttle by Wire. Non da meno è la ciclistica, con forcella a cartuccia da 43 mm, ammortizzatori con serbatoio separato ("piggyback") e pinza freno anteriore a quattro pistoncini ad attacco radiale. In Italia la moto è venduta esclusivamente DCT, quindi l’oramai celebre trasmissione Honda a doppia frizione con “cambiata automatica" (o manuale al manubrio).
Dove questa nuova versione si differenzia nettamente dalla Rebel 1100 “standard” è nella capacità di interpretare le esigenze di chi desidera maggiore comfort sulle lunghe distanze e un’adeguata capacità di carico (oltre al tipico fascino di una bagger). Arrivano, così, una semi-carenatura fissata alla forcella e valigie laterali rigide con apertura dall’alto. La loro capacità è di 16 litri a destra e 19 litri a sinistra, che si aggiungono agli 11 litri della borsa da sella optional, per un totale di 35 litri. Tutte le luci di bordo sono a LED, il cruscotto è di tipo LCD a retroilluminazione negativa e la chiave di contatto apre anche il sottosella, dove si trovano un vano portaoggetti e la presa di ricarica USB-C. VOTO: 8

CMX1100 Rebel Tour DCT: ERGONOMIA E COMFORT

In sella si assume una posizione di guida piuttosto allungata, con le braccia distese ad afferrare il largo manubrio, e pedane centrate. Una postura caratteristica, non troppo “USA-style” ma soprattutto, non scomoda; a vantaggio di chi volesse scegliere la CMX1100T Rebel anche per qualche viaggio. E in questo caso, carenatura protettiva e borse fanno sicuramente la differenza (nonostante quest’ultime non vantino una capienza da record). In conclusione, per essere una custom-bagger il comfort generale è davvero buono (ma da una Honda in fondo te lo aspetti). VOTO: 8

CMX1100 Rebel Tour DCT: PIACERE DI GUIDA

Bicilindrico in parallelo, DCT… i puristi del custom, a questo punto, staranno già leggendo altro. Ai più curiosi, invece, e a chi ama le voci fuori dal coro, questa Rebel potrebbe riservare più di qualche sorpresa. Partendo dal motore, lo stesso dell’Africona, che in questa particolare destinazione d’uso rivela qualità inattese. Già nel riding mode “Standard” c’è birra a sufficienza per godersi accelerazioni e riprese sempre toniche; grazie anche alla capacità del DCT di far lavorare il bicilindrico nel range di utilizzo ottimale. In “Sport”, invece, la tonicità si trasforma in cattiveria, con sensazioni dinamiche - soprattutto in termini di allungo - ben oltre quel “tutto e subito” tipico del mondo custom. Un carattere del motore pieno ed appagante, che fa il paio con la sorprendente manovrabilità: questa Rebel Tour la giri in un fazzoletto e obbedisce docile ai comandi. Merito del baricentro basso e delle quote ciclistiche azzeccate. Elevata (sempre per il tipo di mezzo) è anche l’agilità; si danza davvero disinvolti tra le curve, con l’unico limite delle pedane che quando si esagera arrivano a grattare l’asfalto abbastanza presto (ma non prestissimo!). Buone le sospensioni (solo quella posteriore è apparsa un po’ rigida sui fondi meno omogenei), frenata adeguata al mezzo. VOTO: 8

CMX1100 Rebel Tour DCT: RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

Il prezzo esubera quello della CMX1100 Rebel “standard” di circa 1.600 euro. Per l’esattezza, 13.390 euro contro 11.790. Non pochi, nonostante la completezza dell’equipaggiamento. VOTO: 7

Honda CMX1100 Rebel Tour DCT: la gallery del test

Honda CMX1100 Rebel Tour DCT: la gallery del test

Una custom-bagger fuori dal coro, comoda per viaggiare e dalle buone prestazioni. L'abbiamo provata sulle belle strade del nord del Portogallo

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Honda CMX1100 Rebel Tour DCT: CONCLUSIONI

Oggi le bagger, grazie anche alle spettacolari immagini che arrivano dai circuiti americani del campionato “King of the Baggers”, sono tornate a destare interesse e riscuotere consensi. Mezzi intriganti, buoni anche per viaggiare a patto di farlo a ritmi da custom. E per chi volesse scoprire questo affascinante emisfero motociclistico, la CMX1100 Rebel Tour DCT - tecnicamente originale, prestazionale (ben oltre i confini del segmento) e fuori dal coro - rappresenta sicuramente un’opzione interessante.
VOTO FINALE: 7,7

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