Prova Honda Forza 750: i voti del #SottoEsame

Prova Honda Forza 750: i voti del #SottoEsame#sottoesame

Lungo le strade della Capitale e nei dintorni del lago di Bracciano, per una prima presa di contatto con il “maxi” della Casa giapponese. Pregi, difetti, piacere di guida e prezzo. Avrà meritato la lode?

30.10.2020 17:42

Impossibile chiamarlo moto! Come d’altronde è sbagliato considerarlo un semplice scooter. Honda, ormai, sembra averci preso gusto, e dopo l’esperienza di Integra, seguita dal successo dell’X-ADV, rilancia la formula delle due ruote “ibride”, capaci di intrecciare i due mondi, col nuovo Forza 750; che proprio dell'X-ADV va considerato un'evoluzione in chiave stradale. In attesa della prova dettagliata sul prossimo numero di In Moto, ecco con quali voti ha superato il nostro #SottoEsame

DESIGN

Se le linee dell’Integra - forse - non hanno mai convinto fino in fondo, qui si cambia radicalmente registro: il Forza 750 riprende in parte il layout di successo dell’X-ADV, lo spoglia dall’impronta enduro, e lo reinterpreta opportunamente in chiave “on-road”. E se da un lato si perde un po’ di quell’accento muscolare che ha decretato il successo del cugino X, dall’altro, il risultato è un mezzo dall’estetica riuscita ed elegante, adatta tanto al day by day “in giacca e cravatta”, quanto alle gite casual del fine settimana. Peccato solo per la mancanza di qualche colorazione un po’ più vivace, che non avrebbe guastato. Quattro quelle previste: nero, grigio, azzurro e rosso. VOTO: 8,2

CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI

Il nuovo Forza 750 può contare su un motore bicilindrico parallelo a 8 valvole raffreddato a liquido a corsa lunga, capace di erogare 58,6 CV di potenza massima a 6.750 giri. Interessante il dato dichiarato sui consumi, che con 27,8 km/l nel ciclo medio WMTC, garantiscono un’autonomia di circa 370 km. 

Sul fronte delle dotazioni, elemento caratterizzante è sicuramente il DCT, ovvero il cambio a doppia frizione Dual Clutch Transmission, che sul Forza è dotato di mappature di cambiata integrate con i Riding Mode. Questi ultimi sono 4: tre predefiniti - Rain, Standard e Sport - e uno personalizzabile (User). Non mancano, inoltre, Throttle By Wire (TBW) e controllo di trazione settabile su 3 livelli di intervento.

La ciclistica vanta, invece, un telaio tubolare in acciaio (il cui disegno a diamante ha permesso di ricavare un vano sotto-sella da 22 litri), forcella rovesciata Showa SFF (Separate Fork Function) BP (Big Piston), un mono regolabile nel precarico collegato al forcellone tramite leveraggio Pro-Link, e pinze freno ad attacco radiale. I cerchi in lega (17’’ davanti e 15’’ dietro) calzano pneumatici sportivi. Peso dichiarato con il pieno: 235 Kg.
Bella e ben studiata la strumentazione TFT a colori da 5 pollici, capace di interagire con lo smartphone attraverso il nuovo sistema di connettività ‘Honda Smartphone Voice Control System’, al fine di gestire chiamate, messaggi, musica, e visualizzare, direttamente sul quadrante, le indicazioni di navigazione. Le luci sono tutte a LED e la chiave è di tipo Smart Key. Complessivamente, un mezzo dalla dotazione (sia per la categoria, che in assoluto) ricca e completa. VOTO: 8,7

ERGONOMIA E COMFORT

La seduta è confortevole; l’altezza della sella, adatta a piloti di tutte le taglie. La posizione di guida, in particolare, risulta neutra e ben studiata, pressoché perfetta: si guida col busto dritto, mentre il manubrio, correttamente distanziato dal corpo, offre una sensazione di controllo totale in ogni condizione di guida. 
La protettività della carena è molto efficace (ancor più se si montano i piccoli deflettori - offerti in optional - che proteggono ulteriormente la zona delle ginocchia). Il plexiglass, nonostante sia fisso e non regolabile, protegge molto bene anche piloti di media/grossa corporatura, almeno fino a velocità autostradali. Lo spazio a disposizione per i piedi, invece, è appena sufficiente, sebbene non manchi la possibilità di spostarli in avanti o indietro, in base alle proprie esigenze o abitudini di guida. Forse da questo punto di vista si poteva fare di più. 
Capiente e ben dimensionato è il vano sotto-sella, in grado di ospitare un casco integrale, oltre a piccoli accessori (al suo interno è presente anche una presa USB per ricaricare lo smartphone o altri device). Brava Honda, infine, ad aver spostato il freno di stazionamento sulla parte destra del manubrio, posizionandolo in modo tale da scongiurare del tutto il pericolo di indesiderate partenze col sistema inserito. VOTO: 8,5

PIACERE ED EFFICACIA DI GUIDA

È questa, forse, la vera magia di cui sono capaci mezzi come il Forza 750: motociclisti che non amano gli scooter, riescono comunque a sentirsi gratificati; scooteristi che aspirano alla moto - ma che non vogliono perdere un grammo della proverbiale praticità d’uso - anche. E a quel punto, basta un attimo a ritrovarsi “Forzisti”.
Del comfort di bordo abbiamo già accennato: elevatissimo, e in grado di garantire spostamenti a breve/media distanza in tutta comodità. Anche nel traffico, nonostante gli ingombri, si fila via spediti tra le auto in coda, grazie all’elevata manovrabilità.
Tra le curve, emerge invece l’anima più appagante e “wild” di questo mezzo, che diverte ben oltre le aspettative. Agile, preciso in inserimento, rigoroso in percorrenza, su un percorso tormentato va forte quanto (o quasi) una naked. Ottima, poi, la resa del DCT abbinato ai Riding Mode. Una tecnologia ormai giunta a piena maturità, che riesce a tirare fuori il meglio dal nuovo bicilindrico, in fatto di resa generale e performance. In particolare, rispetto al passato, il passaggio tra le (inedite) modalità di guida, Standard e Sport, evidenzia in maniera più immediata il cambio di carattere dell’erogazione. La prima permette di andare a spasso spediti ed è la classica impostazione di default, buona in ogni circostanza. Scegliendo Sport - a proposito, la selezione avviene in maniera velocissima e molto pratica - il carattere invece cambia in maniera radicale, rendendo questo “big” Forza… davvero una forza! E se sull’Integra si sentiva spesso la necessità di scalare manualmente una marcia in ingresso di curva, rispetto a quella selezionata dal sistema (per sentire di più il motore e aumentare il feeling in percorrenza), qui non è più necessario: fatta comunque salva la possibilità di intervenire manualmente sulla cambiata, ci si ritrova sempre nella condizione ottimale. Dieci e lode ai tecnici Honda. 
Efficace e modulabile, infine, la frenata. VOTO: 8,8

RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO

Tanta qualità e raffinatezze tecniche hanno giocoforza un costo. Fino a metà dicembre (2020) il nuovo Honda Forza 750 è proposto al prezzo di 11.590 euro (inclusi anche i primi due tagliandi). VOTO: 8,2

CONCLUSIONI

Prova Honda Forza 750 LE FOTO

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Lungo le strade della Capitale e nei dintorni del lago di Bracciano, per una prima presa di contatto con il “maxi” della Casa giapponese.

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Chi ha già la moto e vuole un secondo mezzo per il commuting; chi è stufo del “solito” scooter; chi cerca tutto, in un colpo solo. Il target potenziale è davvero ampio, e difficilmente scegliendo il Forza 750 si rimarrà delusi. Perché forse - non per tutti, ma per molti - alla fine è proprio così: in medio stat virtus, la virtù è nel mezzo.
VOTO FINALE: 8,5

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