“Electro” by EEM, la special dei Daft Punk

“Electro” by EEM, la special dei Daft Punk

E’ la creazione di Emporio Elaborazioni Meccaniche per il programma “Lord of the Bikes” in onda su SKY. Il tema della puntata era la musica e i preparatori l’hanno “buttata” sull’elettronica

Federico Porrozzi

07.04.2016 16:32

Il tema scelto dai giudici per la terza puntata di Lord of the Bikes, talent dedicato alle officine di preparazioni moto in onda in queste settimane su SKY, era la musica. Ad affrontarsi in “duello” sono stati Emporio Elaborazioni Meccaniche e Custom Attack, che hanno interpretato a modo loro il concetto lavorando in soli 15 giorni su una Moto Guzzi V7 II come base. A vincere, dopo aver presentato ai giudici le loro creazioni, è stato l’Emporio.

TUTTI A BALLARE - L’officina capitolina ha presentato la “Electro”, special nata con l’idea di rendere omaggio al gruppo dei Daft Punk e, ovviamente, alla musica elettronica. La moto è stata ridimensionata rispetto al modello di serie e trasformata in una monoposto compatta e aerodinamica. E piena zeppa di particolari.

VICEVERSA - I ragazzi dell’Emporio hanno mantenuto il serbatoio originale, a cui però sono state tagliate le guance laterali e riposizionate a parti inverse, in modo che da convesse diventassero concave. Un modo originale per dimagrire la moto e per far risaltare ancora di più il motore bicilindrico a V. Al posto della classica barra, sono stati montati due semi-manubri in alluminio spazzolato ricavati dal pieno regolabili e adatti ad una guida più sportiva.

“Electro” by EEM, la special dei Daft Punk

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E’ la creazione di Emporio Elaborazioni Meccaniche per il programma “Lord of the Bikes” in onda su SKY. Il tema della puntata era la musica e i preparatori l’hanno “buttata” sull’elettronica

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SUONIAMO L’ORGANO? - Le gomme originali sono state sostituite con due scelte più “aggressive”, montate sui cerchi a raggi: dietro c’è una rain da 180 di derivazione MotoGP mentre l’anteriore ha un copertone tassellato da trial, forse troppo “imponente” per il disegno generale della moto. Azzeccata la scelta degli scarichi sdoppiati in acciaio, realizzati artigianalmente in officina, che puntano verso l’alto (l’idea originale, poi abbandonata, era di farli “fiammeggiare”) e che ricordano le canne di un organo. Per una guida da tutti i giorni, risulterebbe forse scomodo salire e scendere dalla moto ma, del resto, questa è una special da “vetrina”…

FIANCHETTO “MIXER” - “Electro” di nome e anche di… fatto: la cafe racer romana, infatti, si accende quando il pilota sale in sella attraverso un sensore posizionato sotto e in grado di rilevare il peso. Come si spegne? Quando si scende, ovviamente. Altre chicche? Sul fianco sinistro è stato fissato un mixer da dj retroilluminato (bella intuizione!) mentre sul destro c’è un volt-metro funzionante e una copertura con la firma “Emporio per Moto Guzzi”.

FARO DA PISCINA, EFFETTO “DISCO” - Il serbatoio è bicolore (un lato bianco e uno nero, come i colori ufficiali dei Daft Punk) con aerografie dedicate al gruppo musicale e un fulmine a rappresentare la scarica elettrica mentre “tamarra” ma assolutamente in tema la scelta per il faro anteriore: è stata fissata una luce a led da piscina, su cui è stata posizionata una splendida maschera di plexiglass. Quando acceso, il faro cambia colore continuamente e crea l’effetto “discoteca”.

SELLA DA RIVEDERE - Cosa non ci ha convinto? Giusto le finiture della sella, non all’altezza del lavoro svolto sulle altre parti e il codino troppo corto. Questa scelta, però, ha un pregio e forse è per questo che è stata fatta: quello di evidenziare ancora di più il disegno degli scarichi. Chapeau.

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