Motodays: le arti marziali sul palcoscenico

Motodays: le arti marziali sul palcoscenico

C'era anche il lottatore Carlo Pedersoli junior, nipote di Bud Spencer. "Sfidavo mio nonno a braccio di ferro ma devo ammettere di non essere mai riuscito a batterlo!".

Fiammetta La Guidara

14.03.2017 09:40

Non solo personaggi dello spettacolo a Motodays, ma anche i campioni che animano le trasmissioni di Fight Network Italia e che possono vantare nel proprio curriculum sportivo titoli italiani e mondiali in diverse discipline tra boxe, kickboxing, judo, karate e MMA. Tra questi, Carlo Pedersoli jr, nipote di Bud Spencer, considerato da più parti uno dei prospetti più interessanti nel panorama delle arti marziali miste italiane. 23 anni, professionista da quattro, non è voluto mancare a Motodays nonostante ieri sera sia uscito vittorioso dal suo incontro al Magnum Fighting championship, uno degli eventi principali del momento.

“La passione per lo sport è qualcosa che ho innata nel DNA”, ha detto Carlo Pedersoli all’inviato di Sportube.tv Walter Astori. "L’ho ereditata da mio nonno che prima di diventare attore è stato due volte olimpionico. Inizialmente anche lui si era avvicinato agli sport da contatto, in particolare alla boxe, ma l’ha abbandonata preferendo il nuoto perché sosteneva di non essere abbastanza cattivo per combattere. Una critica che mi ha sempre rivolto, diceva che sono come lui, troppo buono. A mio avviso si tratta di un concetto ormai superato. Sono convinto, infatti, che si possa combattere anche senza essere cattivi, contrastando questa carenza con la tecnica. Nonostante questo, mi ha sempre incoraggiato. 

"Purtroppo non è mai riuscito ad assistere dal vivo a un mio incontro ma chiedeva sempre il video per potermi vedere. Poi puntualmente mi chiamava per farmi i complimenti ma senza sbilanciarsi, era esigente con me e diceva che dovevo compiere ancora grossi passi avanti per diventare un atleta del suo livello. Per dimostrargli il contrario lo sfidavo a braccio di ferro ma devo ammettere di non essere mai riuscito a batterlo. E’ l’unico con cui ho sempre perso. Mi illudeva concedendomi un vantaggio come faceva nei suoi film e poi, inesorabilmente, mi metteva il braccio a terra. Magari un giorno, ripensando a lui, girerò la stessa scena, mio papà è produttore e non mi dispiacerebbe un futuro nel cinema. Chissà…”

Fiammetta La Guidara

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento