Moto in aree condominiali: Cassazione vieta il parcheggio

Moto in aree condominiali: Cassazione vieta il parcheggio

Con l'ordinanza 7618 del 18 marzo 2019, la Corte suprema ha proibito la sosta delle due ruote negli spazi comuni, al di fuori di eventuali aree previste. D'ora in poi ci saranno più mezzi incustoditi lungo le strade

Redazione - @InMoto_it

30.04.2019 ( Aggiornata il 30.04.2019 10:47 )

Che il parcheggio sia un problema lo sappiamo tutti. Quello delle auto ancora di più rispetto a quello delle moto, ma ci sono casi in cui le due ruote diventano protagoniste di vere e proprie controversie legali.

L'ORDINANZA - È di poco tempo fa la notizia dell'ordinanza (la 7618 del 18 marzo 2019) con cui la Corte di Cassazione ha vietato la sosta di moto all'interno di un cortile condominiale. Tutto a causa di una lite portata davanti al Giudice di pace. Il motivo? I motoveicoli di due condomini, parcheggiati di fronte casa di chi ha presentato la domanda, che impedivano l'utilizzo dello spazio.

LA NORMA DEL CODICE CIVILE - Il finale lo sappiamo, ma come si è arrivati a questa decisione? Prima dell'ordinanza, i giudici di merito si sono accertati che la sosta delle moto ostacolasse il transito e l'uso dell'area in questione. E per farlo, si sono appellati all'articolo 1102 del Codice Civile, sulla “cosa comune” (“Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa. Il partecipante non può estendere il suo diritto sulla cosa comune in danno degli altri partecipanti, se non compie atti idonei a mutare il titolo del suo possesso”).

L'ABUSO E IL RISARCIMENTO - In parole povere, che sia per tutta la giornata o per pochi minuti (come dichiarano i due condomini incriminati), ogni giorno oppure una volta al mese, parcheggiare il proprio mezzo a due ruote in una parte del cortile si traduce in abuso e, quindi, in risarcimento danni verso chi non potuto godere pienamente dello spazio.

LA REALTÀ - Per quanto si voglia non entrare nel merito di chi abbia ragione e chi torto, dopo questa ordinanza, a meno che in un cortile condominiale non ci siano appositi posti segnalati, i possessori di due ruote sono costretti a lasciare il proprio mezzo in strada, anche di notte. Di certo non ci si può aspettare che tutti corrano a comprarsi un garage. E allora, vista l'ondata di moto e scooter incustoditi in strada, festa grande per i ladri?

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