ACEM: 'No alla guerra dei dazi'

ACEM: 'No alla guerra dei dazi'

L'Associazione europea dei fabbricanti di motocicli invita i governi europei a non imporre l'aumento delle tasse doganali sulle moto americane. "Nessuno uscirà vincitore da questo conflitto commerciale", ammonisce Stefan Pierer, presidente di ACEM e CEO di KTM

Fiammetta La Guidara

22.03.2018 09:32

L’argomento è estremamente delicato per le ripercussioni importanti che potrebbe avere a livello commerciale. Tutto è nato quando l’amministrazione statunitense guidata da Donald Trump ha deciso di incrementare i dazi sull’importazione di prodotti in acciaio e alluminio, compresi quelli europei. L’Unione Europea, infatti, sembrerebbe pronta a contrattaccare la decisione, imponendo un aumento delle tasse doganali sui prodotti americani importati nei nostri Paesi, il che però, potrebbe avere ulteriori conseguenze negative per l’Europa innescando contromisure e ritorsioni.

No ai contro-dazi - Per questo, alla vigilia del vertice europeo di Bruxelles durante il quale i 28 capi di Stato e di governo dei paesi membri discuteranno sulla politica commerciale dell’Unione, l’ACEM, Associazione europea dei fabbricanti di motocicli, ha invitato i governi coinvolti a escludere i motocicli dalla lista dei prodotti americani che potrebbero subire un aumento delle tasse doganali.

L’ACEM ha scritto al Commissario europeo per il commercio, Cecilia Malmström, e al Vicepresidente della Commissione Europea, Jyrki Katainen, esprimendo la propria preoccupazione sull’inasprimento di questa guerra commerciale. Nella sua lettera, l’industria motociclistica europea fa presente che imponendo dei contro-dazi sui motocicli americani, l’UE potrebbe innescare ulteriori misure di ritorsione da parte degli USA nei confronti di motocicli e scooter europei.

Verrebbero così ad essere danneggiati i produttori europei di motocicli, di relativi ricambi, componenti e accessori, ma anche i fornitori di servizi a cui fa affidamento l’industria motociclistica. Un settore particolarmente importante, considerando che nell’Unione Europea sono circa 300.000 i posti di lavoro che dipendono dall’industria motociclistica (motocicli, ciclomotori, tricicli e quadricicli).

L’ACEM - L’ACEM rappresenta i produttori di scooter, motociclette, tre ruote e quadricicli (veicoli di categoria L) in Europa. Fra i suoi associati, 17 aziende e 17 associazioni nazionali di settore fra cui figurano alcune delle multinazionali più importanti del settore: BMW Motorrad, Bombardier Recreational Products (BRP), Ducati Motor Holding, Harley-Davidson, Honda, Kawasaki, KTM, Kymco, MV Agusta, Peugeot Scooters, Piaggio, Polaris Industries, Renault, Royal Enfield, Suzuki, Triumph Motorcycles e Yamaha.

Un mercato chiave - “L’Europa è uno dei mercati chiave degli esportatori americani di motocicli e all’incirca il 30% delle esportazioni europee di questo settore sono dirette verso gli Stati Uniti. Questo conflitto potrebbe danneggiare gravemente entrambe le parti. Nessuno uscirà vincitore da questa guerra commerciale”, ha ammonito Stefan Pierer, Presidente dell’ACEM e CEO di KTM AG, nel suo intervento all’Assemblea generale ACEM svoltasi in data odierna presso il Peugeot Scooters di Sochaux, in Francia.

Stando ai dati EUROSTAT, le esportazioni europee di motocicli negli Stati Uniti ammontavano a € 483,1 milioni nel 2016, corrispondente al 29,1% delle esportazioni europee di motocicli. Inoltre, le aziende europee hanno esportato negli Stati Uniti ricambi e componenti per motocicli pari a € 139,6 milioni (30,8% del totale). Nel 2016 gli Stati Uniti erano il principale mercato di esportazione europeo per quanto riguarda il settore motocicli e relativi ricambi e componenti.

 “Invitiamo gli Stati membri dell’UE a escludere tempestivamente l’industria motociclistica americana dalla lista delle possibili contromisure di ritorsione e compensazione”, ha aggiunto il Segretario Generale dell’ACEM, Antonio Perlot. “Incoraggiamo inoltre la Commissione Europea a cooperare con Washington per raggiungere una soluzione mediante negoziato in merito ai dazi su acciaio e alluminio per attenuare questo conflitto. L’industria motociclistica non deve essere coinvolta in questa guerra commerciale", ha concluso Perlot.

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