Casco rivoluzionario: sì o no?

Casco rivoluzionario: sì o no?
I commenti dei lettori di InMoto.it sul casco australiano di Vozz Helmets: bocciato!

Redazione - @InMoto_it

21.12.2015 ( Aggiornata il 21.12.2015 20:12 )

Vi abbiamo mostrato cosa c'è di nuovo nel mondo dei caschi con il modello rivoluzionario realizzato dall'azienda australiana Vozz Helmets: un dispositivo di sicurezza che si apre quasi a metà verticalmente, e che si assicura senza cinturino, perché chiudendo la parte posteriore il casco non dovrebbe - teoricamente - sfilarsi, perché l'apertura circonda praticamente il collo e poco più (leggi qui). Certo la rivoluzione è di quelle epocali. Il casco è stato omologato, è già in vendita online, eppure ha suscitato tanti interrogativi. Lo abbiamo visto postando la notizia sui nostri social. Avete risposto numerosi, e con tante osservazioni, alcune colorite. "Integrale: unico casco che protegge. Non inventiamo cretinate", scrive Gianluigi Trombetti. "Non vedo l'utilità di tale apertura, un modulare è comodo perché lo puoi usare aperto e chiuso è più rumoroso che mai, ma hai comunque due caschi in uno. Questo sarà rumoroso come un modulare ma di fatto è un integrale. Sarà sicuro? Ma avere la calotta che si apre mi fa dubitare... Mi ricordo il Nava8 come soluzione alternativa e più pratica", fa eco Demis Mazza. "Geniale", scrive Enzo Zangh. "Dubito che le cerniere diano la stessa 'sicurezza' di tenuta in un impatto, rispetto ad un guscio unico soprattutto di fibre composite", incalza Luigi Maresca. "Questo sparirà dal mercato in tre mesi" prevede Claudio Pasquali. "Se si rompe la chiusura, ti si apre mentre cadi e il cervello lo recuperi 20 km prima", scrive Jonny BlackPanther La Barbera. "Meglio uno scolapasta... ma roba da matti", conclude Luca Morese. Insomma, tanto teneri non siete stati. E' bello così, leggere la vostra partecipazione ai nostri articoli ci fa sempre piacere. Buona strada a tutti! Fiammetta La Guidara

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