Suzuki GSX-R 30th Anniversary

Suzuki GSX-R 30th Anniversary
Con una nuova Fan Page su Facebook, Suzuki festeggia il 30° anniversario della leggendaria serie GSX-R

Redazione - @InMoto_it

23.06.2015 ( Aggiornata il 23.06.2015 17:14 )

Con una nuova Fan Page su Facebook, Suzuki festeggia il 30° anniversario della leggendaria serie GSX-R. 30 anni di performance, emozioni e vittorie, da ripercorrere online grazie a numerosi contenuti in costante aggiornamento. Trent'anni di adrenalina, vittorie e sportività raccontati attraverso immagini che ripercorrono la lunga tradizione delle quattro cilindri Suzuki. Dalla prima GSX-R750 del 1985 fino alla GSX-R1000 ABS, passando per i modelli GSX-R1100, GSX-R750 e GSX-R600, fino al prototipo GSX-RR con il quale la Casa è tornata a competere quest’anno ai massimi livelli del Campionato MotoGP. La pagina GSX-R 30th Anniversary godrà di un costante aggiornamento, con foto storiche, video, articoli e contenuti inediti che forniranno ai followers l’occasione di restare sempre in contatto diretto con il mondo delle sportive di Hamamatsu. Un semplice "like" sulla pagina per conoscere tutto sulle Suzuki GSX-R, dalla storia alla tecnica, fino alla tradizione vincente in pista, tra cui la conquista di ben 10 campionati del Mondo Endurance, il campionato World Superbike nel 2005 e la scia di successi nei campionati AMA. Per tutti i fan della pagina GSX-R 30th Anniversary, la possibilità di postare i propri contenuti, commentare quelli proposti e condividere con tutti gli amici la propria passione. Tra gli hashtag proposti ci sono: #GSXR, #GSXR30, #GSXRPerformance e #GSXR30Yearsofperformance. La storia della GSX-R Nel 1985 Suzuki propone la rivoluzionaria GSX-R750, supersportiva con telaio in alluminio e motore quattro cilindri raffreddato ad aria/olio (sistema SACS – Suzuki Advanced Cooling System) capace di 106 cv a 10.500 giri e dal peso contenuto in appena 179 kg. La nuova nata stravolge le regole della categoria e conquista già all’esordio la 24Ore di Le Mans. Nel 1986 nasce la GSX-R1100, maxi dalle prestazioni esaltanti (130 CV a 9.500 giri), pensata anche per un impiego sport touring. Dopo profonde evoluzioni di entrambi i modelli, nel 1992 la GSX-R750 adotta un nuovo propulsore raffreddato a liquido ancor più performante, soluzione ripresa, nel 1993, anche dalla versione 1100 cc. La gamma delle sportive Suzuki si allarga anche alle cilindrate inferiori, con l’introduzione, solo su alcuni mercati, dei modelli GSX-R250, GSX-R400 e GSX-R600. Questi modelli non raggiungono però direttamente il mercato italiano. Nel 1996 il modello GSX-R750 cambia volto, con un design inedito, il sistema di areazione SRAD (Suzuki Ram Air Direct) e l’introduzione di un nuovo telaio a doppio trave in alluminio che sostituisce la precedente struttura – anch’essa realizzata in lega leggera - a doppia culla superiore. L’anno successivo, nel 1997, arriva la GSX-R600, strettamente derivata dal modello di cilindrata superiore. Terminata l’era della maxi GSX-R1100 nel 1995, l’anno 2001 segna il ritorno alle maxi cilindrate con la nuova GSX-R1000, che va a completare una gamma profondamente rivista e accomunata da un family feeling fortemente distintivo. Con un cammino fatto di profonda evoluzione tecnica, ciclistica e stilistica, rivolto alle massime performance, la gamma supersportiva Suzuki si conferma anche oggi nelle versioni GSX-R600, GSX-R750, GSX-R1000 e GSX-R1000 ABS. Per il 2015, le supersportive Suzuki sono disponibili unicamente nell’inedita livrea "Blu Gp", che testimonia il forte legame tra la produzione di serie e la tecnologia impegnata sui prototipi MotoGP.

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