Codice della Strada: tutto fermo per le due ruote!

Codice della Strada: tutto fermo per le due ruote!
Misure a tutela di migliaia di motociclisti e scooteristi sarebbero state bocciate senza motivo. A renderlo noto è l'ANCMA.

Redazione - @InMoto_it

18.03.2015 ( Aggiornata il 18.03.2015 10:23 )

Le proposte dell’ANCMA a tutela dei motociclisti sarebbero state bocciate senza motivo. “Nonostante le numerose verifiche e approfondimenti effettuati nel corso delle ultime due settimane, ancora non siamo riusciti a capire il motivo per il quale alcune di queste misure, incluse quelle proposte da Confindustria ANCMA in materia di sicurezza e mobilità su due ruote, comporterebbero maggiori oneri per le finanze pubbliche”. Così ha dichiarato il presidente di Confindustria ANCMA Corrado Capelli, alla vigilia della ripresa dei lavori al Senato e al termine degli incontri istituzionali seguiti dopo che la Commissione Bilancio del Senato, nella seduta di giovedì 26 febbraio 2015, ha espresso parere contrario su diverse misure contenute nel disegno di legge di riforma del codice stradale, approvato alla Camera lo scorso autunno. “La ragione della bocciatura”, ha detto Capelli, “sarebbe da ricercarsi nella mancata copertura finanziaria delle misure contenute nel provvedimento, che è invece prevista dall’art. 81 della Costituzione. Maqueste e altre disposizioni non comportano un solo euro di aggravio per il bilancio dello Stato e, pertanto, non si comprende il motivo di una bocciatura indiscriminata e generalizzata”. La decisione della Commissione Bilancio del Senato rischia di bloccare l’iter di un provvedimento che, dopo mesi di lavoro, era stato finalmente licenziato dalla Camera dei Deputati dopo l’estate, raccogliendo il consenso trasversale di tutte le forze politiche. Da rilevare che, in quell’occasione, non erano state sollevate obiezioni di sorta sulla presunta mancanza di copertura finanziaria. “Il parere della Commissione Bilancio”, ha aggiunto il presidente di Confindustria ANCMA, “reso noto alla vigilia di un ciclo di audizioni parlamentari indette per ascoltare il punto di vista di enti e associazioni legate alla circolazione stradale, può concretamente vanificare l’approvazione di misure che contribuirebbero a migliorare sensibilmente gli standard di sicurezza degli utilizzatori di veicoli a due ruote, obiettivo più volte descritto come prioritario dalle istituzioni comunitarie e nazionali e per noi di assoluto rilievo e primaria importanza. Ma i fatti sembrano andare in un’altra direzione”. Le modifiche proposte da Confindustria ANCMA sono: l’accesso di biciclette, ciclomotori e motocicli nelle corsie urbane riservate ai mezzi pubblici; l’accesso dei motocicli 125cc in autostrada; la limitazione della presenza ai bordi della carreggiata di ostacoli fissi e guardrail; l’emanazione da parte del Ministero dei trasporti di linee guida sulla progettazione di strade sicure per le due ruote. “Oggi, 18 marzo, riprendono i lavori al Senato: auspichiamo che la decisione venga rivista”, ha concluso Capelli.

Fiammetta La Guidara

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