A Motodays c'è Custom Cez

A Motodays c'è Custom Cez
Dal 5 all'8 marzo in Fiera Roma ci sarà anche Custom Cez, ovvero Cesare Ranucci Rascel, figlio dell'indimenticato artista Renato e customizzatore DOC

Redazione - @InMoto_it

02.03.2015 ( Aggiornata il 02.03.2015 13:08 )

Tra gli stand da visitare a Motodays, che si terrà a Fiera Roma dal 5 all’8 marzo, c'è quello di “Custom Cez”, al secolo Cesare Ranucci Rascel, figlio dell’indimenticato artista Renato. Con una laurea in composizione jazz al Berklee College di Boston e due colonne sonore cinematografiche all’attivo, Cesare è anche un video maker, autore del web reality “Roma Custom Bike”: in ogni puntata viene radicalmente rielaborata e personalizzata una motocicletta. “Custom Cez” sarà presente con il suo stand nel padiglione 7 dedicato alla Custom Kulture, dove esporrà le sue moto, e nello stand ufficiale Triumph con una sua Street Triple trasformata in collaborazione con Cristian Laoreti di Motostyle Roma. “Roma Custom Bike” è stato definito l’American Chopper italiano”, ha detto Cesare Rascel. “Va avanti ormai da due anni, per un totale di 30 episodi e una decina di speciali. Al pari dello storico makeover reality televisivo di Discovery in ogni puntata viene radicalmente rielaborata e personalizzata una motocicletta (in gergo appunto una moto “chopper” o “custom”). "Ci sono però due differenze fondamentali. La prima è che nel format italiano nessuno litiga, come invece avveniva per contratto tra i due protagonisti (padre e figlio) dello show americano; al contrario, si punta sulle collaborazioni con tutti gli altri specializzati nelle modifiche dei bolidi a 2 cilindri. La seconda differenza chiave è che Roma Custom Bike “va in onda” solo su Internet". “Ho sempre avuto la passione per la meccanica”, spiega ancora Cesare Rascel,” specialmente visto che il mio lavoro (cantante e produttore audiovisivo) è molto etereo, intoccabile. Avevo bisogno di creare cose che potessi toccare con mano, concrete. Così da qualche anno ho iniziato a dedicarmi alla customizzazione della mia Harley. Ma ogni volta che sfornavo un nuovo pezzo tutti mi chiedevano di continuo informazioni su come l’avessi fatto. A un certo punto ho deciso di documentare i vari passaggi, non fosse altro per non dover ripetere le cose mille volte… col tempo, un po’ per deformazione professionale, un po’ perché i video iniziavano ad avere un discreto successo, ho iniziato a elevare i valori produttivi e i contenuti. Arrivando così al format quasi-televisivo che è oggi Roma Custom Bike”. “Le riprese vengono effettuate nella mia officina casalinga, dove seguiamo passo passo, settimana dopo settimana, il processo di restauro e riassemblaggio da zero di una Harley-Davidson del 1991”, ha spiegato Cesare Rascel. “Ma i processi di manifattura che spieghiamo si possono applicare a qualsiasi moto. Inutile dire che il budget dell’intera webseries non è neanche paragonabile a una frazione di quello di una singola puntata delle produzioni targate Discovery. A differenza dei nostri amici americani, il tutto è realizzato spendendo il meno possibile e ingegnandosi a trovare il modo di raggiungere il risultato desiderato usando risorse e attrezzi a disposizione. In uno degli ultimi episodi abbiamo costruito una ruota inglese, strumento per la lavorazione della lamiera, utilizzando al 90% materiali d’avanzo di un cantiere. Poi in ogni puntata, come in ogni reality che si rispetti, cerchiamo di aggiungere qualcosa di divertente della nostra vita: dalla visita al poligono di tiro alle interviste ai customizzatori che vado a trovare durante i miei viaggi negli USA”.

Fiammetta La Guidara

Custom Cez
"Custom Cez" - Cesare Ranucci Rascel nella sua officina

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