Supersex: la mitica Yamaha Ténéré 600 con Rocco Siffredi da Parigi a Ortona

Supersex: la mitica Yamaha Ténéré 600 con Rocco Siffredi da Parigi a Ortona

Nella serie Netflix Alessandro Borghi interpreta il pornoattore più famoso d'Italia, e si mette in sella a una moto molto particolare

Redazione - @InMoto_it

07.03.2024 ( Aggiornata il 07.03.2024 14:29 )

Negli anni, da quando è nata la stella del porno Rocco Siffredi, su questa figura (quasi mitologica) se ne sono dette tante. La sua vita, il suo privato, il suo lavoro mai veramente capito e accettato hanno fatto discutere, ma sono anche stati messi al servizio di tutti proprio dallo stesso attore, che si è messo spesso a nudo (in tal caso metaforicamente) raccontandosi, soprattutto con il libro Io, Rocco. L'autobiografia di Rocco Siffredi, dove emerge un passato difficile, ma anche un presente soddisfacente. Fra le molte passioni rivelate da Siffredi, ce n'è una che si può dire avere in comune con molti, ossia le moto.

E così, quando Netflix ha deciso di produrre Supersex, serie da sei puntate appena approdata sulla piattaforma, ad Alessandro Borghi (che gli dà vita sullo schermo) è stata data una Ténéré 600, con la quale il vero Siffredi ha percorso lunghi tragitti. In Supersex, la Ténéré 600 la si vede molto spesso, è un'amica per Rocco, una compagna d'avventure (che gli piace quasi quanto le sue partner sul set dei suoi film), e che lo ha accompagnato negli anni Ottanta nel suo lungo viaggio da Parigi – città in cui attualmente abitava – ad Ortona, paesello in Abruzzo, dove viveva la sua famiglia e i ricordi della sua infanzia.

La moto

Yamaha ci aveva visto lungo, a inizio anni '80, perchè con il debutto di quella che era una nuova e bizzarra gara a tappe, la “Parigi-Dakar” si aprì un mondo fino a quel momento inesplorato: quello dei rally raid. La prima vittoria a questa competizione fu proprio di una Yamaha, la XT500 guidata dal francese Cyril Neveu, ed è proprio grazie a questo debutto con i fiocchi che a Iwata iniziarono a sviluppare una versione della XT dedicata alle grandi traversate. Il nome Ténéré arriva dalla lingua Tuareg e significa “deserto”, e la prima a portare questo "nomignolo" era una XT 600 con serbatoio maggiorato, freni rivisti e un boost di potenza al monocilindrico da 40 a 45 cavalli grazie all'adozione del raffreddamento misto aria/olio.

Grazie al successo di quella versione, Ténéré venne percepito come un vero e proprio modello, così negli anni a seguire fu sempre più riconosciuta con il semplice appellativo che convinse Iwata ad adottarlo come nome proprio del modello. Il motore era monocilindrico quattro tempi, quattro valvole ed era dotato di raffreddamento misto aria/olio. Erogava 44 CV a 6.500 giri ed una coppia di 5 kgm a 5.500 giri. La velocità massima era di 160 km/h ed i peso si attestava sui 175 Kg. L’avviamento era a kick starter.

Nel 1986 arrivò la Ténéré tipo 1VJ. La novità più importante fu l’avviamento elettrico, anche se il pedale restava. Il serbatoio passò da 30 a 23 litri. Le colorazioni restarono su base bianca/rossa e blu/gialla, pur con nuove grafiche.

SUI SET IN MOTO: ECCO LE MIGLIORI (E FAMOSE) STUNTWOMAN DEL CINEMA

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento