50 km all'ora: la moto come viale dei ricordi nel film di Fabio De Luigi

La moto può essere tutto: una vecchia amica, una leale compagna, una sorella fedele. Ma può anche essere il filo che unisce e lega due persone. Perché prima di essere un mezzo di trasporto, la motocicletta è uno stile di vita, un'oasi di felicità, lo strumento attraverso cui esprimersi, che può mettere in moto (il giro di parole è lecito) emozioni e sentimenti differenti, incanalandoli nella giusta direzione.

Ed è proprio questo che diventa in 50 km all'ora, nuovo film diretto da Fabio De Luigi, anche in veste di protagonista. Ad affiancarlo Stefano Accorsi, uno degli attori più apprezzati e ben voluti nel panorama cinematografico italiano. La motocicletta qui diventa anche pretesto narrativo, soluzione perfetta per innescare una storia la cui strada è tracciata di ricordi, nostalgia e fratellanza.

All'avventura... ma insieme!

Guido (Stefano Accorsi) e Rocco (Fabio De Luigi) sono due fratelli il cui rapporto non è dei più intimi e distesi. Per molto tempo i due sono stati lontano, ma si sa, quando il destino intralcia il cammino per cambiare le carte in tavola, è difficile evitarlo o prendere una scorciatoia. Bisogna affrontarlo. E così l'occasione si presenta, anche se non è delle più felici: il funerale del padre. Uno di fronte all'altro, i due fratelli non possono più scappare e l'unica strada percorribile è il confronto, cercando al tempo stesso di affrontare i demoni del passato. Ritrovano poi due motociclette un po' mal ridotte che quando erano ragazzi avevano costruito, decidendo di intraprendere un viaggio per l'Italia. Il brivido dell'avventura e i giorni passati insieme – e sulle due ruote - serviranno a Guido e Rocco per confrontarsi, analizzare il loro rapporto e tentare di risanarlo. Fino a riunirli.

50 km all'ora è una comedy – road movie prodotta da Sony Pictures International Productions in collaborazione con Colorado Film. Arriverà nelle sale dal 4 gennaio.

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