Veicoli elettrici inefficienti col freddo? Analizziamo i fatti

Veicoli elettrici inefficienti col freddo? Analizziamo i fatti

I problemi degli autobus di Oslo e di alcune Tesla hanno portato a molte critiche. I problemi, però, non derivano dai veicoli, ma da errori umani

26.03.2024 ( Aggiornata il 26.03.2024 15:55 )

Parlare di veicoli elettrici spesso scatena polemiche. Come successo a gennaio a Oslo, dove ha tenuto banco la presunta paralisi dei bus urbani, dovuta al cattivo funzionamento delle batterie a causa del freddo estremo.
Euronews ha pubblicato però la smentita della Ruter, la società che gestisce il servizio. Si ammette qualche problema, ma sarebbero saltate poche decine di corse, sulle oltre 4.000 giornaliere.
Tutto risolto con la modifica delle routine di gestione dei bus, con ricariche più frequenti.
In realtà qualche problema ha continuato a esserci, visto che sono saltate ancora corse per l’indisponibilità di vetture; e le temperature all’interno degli autobus sono state ridotte da 18 a 13 gradi; cosa non apprezzata dagli autisti.
Di che temperatura esterna si parla? Qualche grado sotto i -10°C, cosa che comunque ha causato, sempre in Norvegia, soppressioni e rallentamenti anche di corse ferroviarie. E rallentamenti della mobilità per il freddo c’erano stati anche in Germania, a dicembre.
Non è detto che il problema sia per forza nella propulsione elettrica dei bus. Ma andiamo avanti.

Tesla bloccate a Chicago per il freddo

Sempre a gennaio, decine di Tesla sono rimaste bloccate a Chicago per il freddo intenso. Anche in questo caso la notizia ha fatto il giro del mondo.
Cosa è successo esattamente? Le auto bloccate sembra fossero prevalentemente mezzi noleggiati. E alla base del problema c’è stata la non conoscenza delle procedure da parte dei guidatori.
Tesla raccomanda di non lasciare ferma l’auto con batteria scarica in caso di freddo intenso. Perché si gela la batteria e poi serve energia per scaldarla. Altrimenti la si attacca all’alimentazione, ma prima che parta la ricarica, l’auto effettua autonomamente una procedura di riscaldamento degli accumulatori, che dura circa 30 minuti.
Il problema è che i guidatori delle Tesla a noleggio questo sembra non lo sapessero, e pensavano che le colonnine non funzionassero. Così hanno staccato e riattaccato l’auto a più colonnine, interrompendo ogni volta il processo di riscaldamento e creando lunghe code di veicoli elettrici. In tutto questo, ci sono stati anche malfunzionamenti di alcune colonnine Tesla. Ma in città ce ne sono tantissime altre, magari meno veloci, ma comunque funzionanti.

Va detto anche che a Chicago a gennaio il termometro ha segnato -27°C, una temperatura alla quale mancano l’avviamento la maggior parte di veicoli con motore termico. Ecco perché ci colpisce la veemenza di queste polemiche. L’elettrificazione pone problemi concreti, differenti però da questi di Oslo e Chicago.

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