L'asfalto riciclato cresce in Italia (ma la media europea è lontana)

L'asfalto riciclato cresce in Italia (ma la media europea è lontana)

Nel 2023 il riuso ha generato un risparmio di oltre 10 milioni di tonnellate di materie prime e di 440 milioni di euro

Redazione - @InMoto_it

29.01.2024 ( Aggiornata il 29.01.2024 09:56 )

Tra i tanti aspetti che coinvolgono il grande concetto di sostenibilità c’è anche la tendenza, sempre più diffusa, del riciclo delle pavimentazioni stradali. Tendenza che sta crescendo anche in Italia, dove nel 2023 “il riuso ha generato un risparmio di oltre 10 milioni di tonnellate di materie prime - spiegano da Siteb, (Associazione Strade Italiane e Bitumi) -. Questo progresso è stato reso possibile grazie all’utilizzo del fresato d’asfalto, il materiale derivante dalla rimozione delle pavimentazioni stradali, che ha consolidato in Italia un tasso di recupero del 60%”.

Tutti i numeri

Per quanto riguarda i risparmi, sempre Siteb ha spiegato che l’impiego del 30% del fresato nel totale di 35 milioni di tonnellate di conglomerato bituminoso prodotto nel 2023 ha generato un risparmio economico di 440 milioni di euro in un solo anno: “Proiettando un aumento futuro dell’impiego del fresato dal 30% al 50%, il potenziale risparmio di materiali potrebbe raggiungere quota 17,5 milioni di tonnellate per gli inerti e 700.000 tonnellate per il bitume, con un controvalore economico di 735 milioni di euro”.

Nonostante la crescita, la situazione in Italia è ancora al di sotto della media europea (circa il 68% di recupero del fresato). “La stragrande maggioranza delle strade italiane è realizzata in asfalto, e il fresato d’asfalto si conferma come il materiale ideale per la manutenzione delle pavimentazioni stradali”, spiegano ancora da Siteb: “Attualmente, le pavimentazioni stradali contengono in media almeno il 30% di fresato, un incremento rispetto al 20% del 2014 e al 25% del 2018. Questo dato aumenta ulteriormente considerando il fresato impiegato in altre applicazioni come sottofondi, riempimenti e conglomerati a freddo”.

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