L’obiettivo è creare delle “strade scolastiche” nelle aree residenziali in cui si trovano gli istituti
Bologna è diventata ufficialmente Città 30 dalla metà di gennaio, nonostante le proteste e i dubbi. Nel frattempo, c’è già chi segue il suo esempio: si tratta di Genova che, come riportato dall’edizione locale de La Repubblica, ha intenzione di attuare i limiti di velocità di 30 km/h in prossimità di scuole con la creazione di strade scolastiche.
Questa è la linea della Giunta Bucci, attuata nei prossimi mesi ma solo dopo una serie incontri con la consulta scolastica. L’assessore ai Trasporti Matteo Campora avvierà, infatti, una serie riunioni per arrivare a definire il programma degli interventi, da presentare al sindaco, che saranno poi adattati alle diverse realtà. L’idea è di iniziare da febbraio con le riunioni, con l’obiettivo di limitare il traffico su queste strade e quindi aumentare la sicurezza degli utenti, per lo più bambini e ragazzi.
Va specificato che a Genova esistono già delle strade scolastiche, presenti dei dintorni di 20 degli istituti della città, con limitazioni di circolazione e velocità. Lo scopo è realizzarne intorno a tutti e 35 gli istituti del capoluogo ligure. E chissà che questo non sia il primo passo per estendere velocità limitate anche ad altre zone urbane, avviando un percorso sempre più “severo” come quello intrapreso da Bologna.
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