The Great Adventure: la Ténéré protagonista di un documentario

The Great Adventure: la Ténéré protagonista di un documentario

Il film segue il viaggio dei piloti ufficiali Yamaha, Alessandro Botturi e Pol Tarres, durante l'Africa Eco Race 2022

 

 

Redazione - @InMoto_it

22.12.2023 ( Aggiornata il 22.12.2023 12:07 )

Il ventre del cinema è pieno di sorprese. Film, documentari, cortometraggi, concorrono tutti per una sola missione: rendere quest'arte qualcosa di meraviglioso e accessibile a tutti. Per ogni tipologia c'è un prodotto, per ogni pubblico una specifica opera. The Great Adventure si incasella nella categoria documentari indirizzata ai motociclisti, ed è un documentario che racconta la Ténéré da non potersi perdere, specie se si è amanti del rally.

La proiezione

Diretto da Francesco Teo, il documentario segue il viaggio dei piloti ufficiali Yamaha, Alessandro Botturi e Pol Tarres, durante l'Africa Eco Race 2022. The Great Adventure è stato proiettato giovedì scorso in occasione della presentazione di Yamaha della prossima avventura alla AER al Deus Cafè di Milano. Un evento che è stato anche momento per parlare dei tre anni precedenti del marchio e del progetto che l'azienda ha studiato per avvicinare clienti e mondo racing.

A parlare è stato Andrea Colombi, country manager di Yamaha Europe per l'Italia, il quale ha detto: “Siamo entrati nell'italiano motorally, siamo andati nel deserto con una squadra ufficiale. C'è la bLU cRU: Angelo Tazzari non ha esattamente 14 anni, ma solo tre anni fa ha comprato una moto dal concessionario e adesso va a fare l'Africa Eco Race al termine di un percorso di crescita. Abbiamo sviluppato parti per cui ti puoi comprare un Ténéré e portarlo al livello che vuoi, fino ad avere la moto che usano i piloti. E poi ci sono tutta una serie di attività, anche a livello internazionale, gestite da Marc Bourgeois, e anche a livello nazionale, con i Discovery e tutte le esperienze che facciamo sul territorio. Per cui siamo pronti a fare godere questa moto a tutti, sul terreno che le è più congeniale, naturale, nel suo habitat”.

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