E-bike e monopattini, allarme cadute e traumi: cosa dicono i medici

E-bike e monopattini, allarme cadute e traumi: cosa dicono i medici

Nel 2021 ben 235 persone sono morte a seguito di incidenti su questi tipi di mezzi. La diagnosi più frequente? La frattura del gomito

Redazione - @InMoto_it

11.11.2022 ( Aggiornata il 11.11.2022 11:42 )

Comodi, non inquinanti, facili da parcheggiare, poco ingombranti: i monopattini elettrici e le e-bike sono pieni di pregi ed è per questo che si è registrato negli ultimi anni un boom di questi mezzi. Quello che spesso sfugge però è che tali veicoli sono anche molto pericolosi, sia per chi li guida, sia per chi li incontra in strada.

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Numeri preoccupanti

L'allarme è stato lanciato dalla Società italiana di Ortopedia e traumatologia durante il 105esimo Congresso nazionale tenutosi nella Capitale. Il presidente Paolo Tranquilli Leali ha infatti affermato che "le città stanno diventando sempre più smart e tenuto conto della frequenza degli incidenti e della gravità delle conseguenze, si potrebbe parlare di 'fracture city': sono aumentati, infatti, i traumi legati alla diffusione di monopattini e bici elettriche, soprattutto fra i giovanissimi".

Secondo i dati raccolti dall'Istat, nel 2021 sono stati 235 gli incidenti con esito mortale tra i guidatori di monopattini e di biciclette (circa il 33% in più dell'anno precedente). Leali ha specificato: "L’aumento di questo tipo di traumi è stato documentato, ad esempio, da uno studio epidemiologico condotto tra maggio e novembre del 2021 dal Centro specialistico traumatologico Ortopedico dell’Azienda socio sanitaria territoriale Gaetano Pini di Milano. Nel periodo considerato, dei quasi 2mila incidenti collegati a mezzi a due ruote, ben il 14,3% (280 pazienti) ha visto il coinvolgimento di monopattini".

Quali sono i traumi più frequenti?

La frattura bilaterale del gomito è senza dubbio la diagnosi più frequente per gli incidenti su monopattino, trauma causato dal violento impatto a terra dopo la caduta in avanti. In questo caso viene utilizzata un'ingessatura di entrambi gli arti superiori per almeno 40 giorni, mentre nei casi più gravi è addirittura necessario l'intervento chirurgico. Andrea Costanzo, presidente della Società italiana di Traumatologia della strada, lancia invece un appello affinchè vengano rivisti i limiti di velocità massimi consentiti sui monopattini: "a una velocità di 25 chilometri l’ora, il cranio si frattura”.

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