Prezzi carburante, timori in autunno. Codacons: “Tagli accise non sufficienti”

Sebbene la riduzione delle accise abbia messo un lieve freno ai prezzi del carburante, le previsioni per l’autunno non sembrano essere delle migliori. A farle è il Codacons che considera questi aiuti “del tutto insufficienti. Il rischio tangibile è quello di un autunno bollente sul fronte di prezzi, tariffe e consumi. E se i prezzi saliranno ancora c’è la possibilità di un crollo della spesa delle famiglie, con danni immensi per commercio, industria, occupazione ed economia”.

Servono misure alle fonte

“Nello scenario in cui ci troviamo, bonus energia e sconto nelle bollette - sottolinea l’associazione in una nota -, sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale fino al 31 ottobre 2022, proroga al 20 settembre del taglio alle accise su benzina e su gasolio e le altre misure varate non si capisce neanche, in primo luogo, le ragioni del sostanziale ottimismo espresso dal Governo riguardo la situazione economica del Paese”. Per il Codacons uno dei punti più deboli dei decreti riguarda proprio la questione carburante. Secondo l’associazione, limitarsi a prorogare lo sconto sulle accise non può bastare: è un intervento che non è assolutamente sufficiente in virtù dell’impennata dei prezzi alla pompa a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno. La riduzione è entrata in vigore a marzo scorso, ma nonostante ciò un litro di benzina costa il 13,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il diesel è a +22,6%.

Una situazione che, secondo il Codacons, andrà a peggiorare senza interventi mirati alla fonte: l’autunno, dunque, potrebbe rivelarsi una stagione davvero difficile da gestire.

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